Culture
Paolo Nespoli rientrato sulla Terra. Si può andare nello spazio pure a 60 anni
Paolo Nespoli è tornato sulla Terra dopo cinque mesi e mezzo nella stazione spaziale ISS
Alle 9,38 di questa mattina Paolo Nespoli è atterrato in Kazakhstan, a poca distanza dal cosmodromo di Bajkonur, dopo 139 giorni in orbita. La navicella russa Soyuz ha riportato sulla Terra l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni di equipaggio, l'americano Randy Bresnik (Nasa) e il russo Sergei Ryazansky (Roscosmos) che hanno vissuto per cinque mesi e mezzo nella stazione spaziale ISS. Dalle immagini disponibili si nota subito la notevole difficoltà di Nespoli a riabituarsi alla gravità terrestre dopo un lungo soggiorno in assenza di peso. Come ebbe a dire lo stesso Nespoli prima di partire nel luglio scorso per la missione: è più difficile tornare terrestri che imparare a volare dentro la stazione spaziale, e il rientro con la navetta russa Soyuz è come un frontale tra un tir e un’utilitaria, e tu sei sull’utilitaria.
Si conclude così la missione Vita –vitalità, innovazione, tecnologia e abilità- dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Una delle caratteristiche di questa missione è stata il lancio, il 28 luglio in concomitanza con la partenza di Nespoli, di una applicazione particolare SPAC3, il terzo Paradiso nello spazio sviluppata da Asi ed Esa in collaborazione con la piattaforma di arte contemporanea Ram e Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, per sensibilizzare la consapevolezza sulla conservazione della Terra coinvolgendo il pubblico con l’obiettivo di ispirare le persone a creare un cambiamento responsabile e sostenibile della società.
Come ha ricordato più volte Paolo Nespoli, la Terra vista dalla Stazione spaziale è come una grande nave che viaggia nell’universo, resistente e fragile allo stesso tempo che dobbiamo imparare a gestire con l’attenzione alle sue non illimitate risorse.
Il vasto programma scientifico della missione Vita ha riguardato esperimenti di biologia, monitoraggio dell'ambiente spaziale, scienza dei materiali e dimostrazioni tecnologiche, fisiologia umana con particolare attenzione agli effetti della microgravità sull’organismo umano.
Si è conclusa così la terza spedizione dell’astronauta italiano che ha dimostrato che è possibile andare nello spazio anche a sessant’anni.