Culture

Ceglie Messapica, la città delle grotte: sensazionali scoperte del Pleistocene

Di Angelo Maria Perrino

Trovate sotto il sottosuolo di Ceglie Messapica ossa dei progenitori giganteschi di lupi, cavalli, tassi e orsi

Ceglie Messapica, trovate le ossa dei progenitori giganteschi di lupi, orsi, cavalli e tassi. Nella città delle grotte altre sensazionali scoperte

Studiosi di preistoria e palenotologia di tutto il mondo, udite udite: importanti reperti arrivano dal sottosuolo della Puglia e in particolare dall'incantevole agro di Ceglie Messapica, antico centro collinare in provincia di Brindisi, già famoso per le grotte di Montevicoli e per la grotta della Iena.

Grazie alla passione e all'impegno di un gruppo di appassionati della locale associazione Speleocem guidati dal presidente Vito Amico, con il coinvolgimento di Silvio LaddomadaAntonio Conserva, Rocco Castri, Amico MartinaNicola Marinosci, sono stati ritrovati in una grotta e portati alla luce ossa di grandi animali, carnivori preistorici, risalenti a periodi pleistocenici medio-superiori: "progenitori dell'attuale fauna", li definisce il grande esperto Eugenio Casavola che ha potuto esaminarli in anteprima: progenitori del cavallo, del bue, del lupo, della volpe e del tasso. E la chicca: una intera mandibola eccezionale di orso delle caverne con un canino, della misura di 35 millimetri, due premolari e un molare (finora dell'orso si erano rinvenuti solo dei denti isolati).

A seguire il video con l'intervista all'esperto Eugenio Casavola e al presidente di Speleocem Vito Amico

L'annuncio 
 
A febbraio 2019 il presidente del Gruppo speleologico di Ceglie ”Speleocem” Vito Amico comunicò alla stampa il rinvenimento in loc. M. Pizzuto, nell'ambito delle attività di ricerca del gruppo, di una nuova grotta carsica. Tale grotta fu poi denominata grotta del lupo e inserita nel catasto speleologico regionale con la sigla Pu 1839. Posta a quota 291 m.s.l.m. In zona collinare boscosa, si presenta con ingresso a volta ribassata scavata nei calcari cretacei murgiani, parzialmente ostruito da una breccia terrosa rossastra ossifera che è stata poi parzialmente rimossa per permettere l 'accesso agli speleologi.