Culture
Venezia 74, il debutto del padrino Alessandro Borghi
Per la prima volta alla Mostra del Cinema non ci sarà una madrina ma un padrino. E’ l’attore Alessandro Borghi, che aprirà e chiuderà la 74esima edizione
di Andrea Cianferoni
Alessandro Borghi è il “madrino”, o meglio il padrino, dell’edizione numero 74 della Mostra del Cinema di Venezia che si apre stasera alle 19 al Lido, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Dario Franceschini, Padoan, De Vincenti, ed il sottosegretario Maria Elena Boschi. Misure di sicurezza ai massimi livelli: elicotteri, tiratori scelti, motonavette davanti all’Excelsior, dove si svolgerà la cena di gala. Alessandro Borghi, rivelazione del cinema italiano lo scorso anno quando ha vinto il Nastro d’Argento come attore emergente, è il primo padrino della storia del cinema di Venezia. Un’edizione rinnovata, grazie all’impegno del Comune di Venezia, con la rinascita della cittadella del cinema, dopo l’annus horribilis del 2010 con il cratere davanti al palazzo del Casinò ormai sanato, i pini ripiantati dove erano, e una nuova sala soprannominata cubo rosso “smontabile”. Definitiva la soluzione della passerella in marmo davanti al palazzo del cinema, che riprende l’antica facciata con la scritta Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia utilizzata negli anni 60. A fare gli onori di casa il direttore della Mostra Alberto Barbera e il presidente della Biennale Paolo Baratta, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Davanti alle autorità sfilerà il cast del film che aprirà la Mostra: Downsizing, diretto da Alexander Payne (Sideways, Paradiso amaro, Nebraska) e interpretato da Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig. Downsizing narra le avventure di Paul Safranek (Matt Damon), un uomo ordinario che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi centimetri d'altezza. Le persone presto scoprono che i loro risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa pratica controversa, imbarcandosi in un'avventura che cambierà le loro vite per sempre.
Tra i divi presenti alla Mostra, c’è da segnalare il ritorno della coppia più fotografata e discussa del mondo: George Clooney con la moglie Amal Alamuddin e i due gemelli Ella e Alexander nati il 6 giugno scorso. Clooney torna da regista in concorso al Lido, con il film 'Suburbicon', e questa volta con tutta la famiglia al completo, dopo essersi sposato in laguna il 27 settembre 2014. Per Javier Bardem e Penelope Cruz, glamour sentimentale anche in passerella. Il primo sarà protagonista con Jennifer Lawrence il 5 settembre di Mother!, il nuovo film di Darren Aronofski in concorso, mentre il giorno successivo presenterà fuori concorso anche Loving Pablo, il film sul re del narcotraffico Pablo Escobar, diretto da Fernando León de Aranoa, che vede Bardem protagonista proprio al fianco della moglie: la Cruz veste infatti i panni di una giornalista colombiana che negli anni ‘80 inizia una pericolosa relazione sentimentale con il celebre signore della droga. L'altra coppia che sicuramente calcherà insieme il tappeto rosso è quella formata dal regista francese Robert Guédiguian e dall'attrice Ariane Ascaride, che è la protagonista di La Villa, film in concorso diretto proprio dal marito. Helen Mirren, protagonista con Donald Sutherland del film in concorso di Paolo Virzì, The Leisure Seeker, sarà accompagnata dal marito, il regista statunitense Taylor Hackford con cui è legata da oltre 30 anni, mentre per l'Italia saranno Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti a portare la bandiera tricolore nel gioco delle coppie sul red carpet del Lido. Sebbene i due siano anche in competizione, visto che lei è protagonista di Una famiglia, l'opera seconda di Sebastiano Riso che concorre per il Leone d'Oro, proprio come il film di Virzì.