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Diabete e obesità, una coppia pericolosa per la nostra salute
Le dieci regole d’oro di prevenzione nella giornata mondiale del diabete
La GMD, è stata creata dalla federazione internazionale del diabete (IDF) e dall' Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1991, in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete.
La giornata oggi, di ogni anno,in occasione della nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell'insulina con Charles Best nel 1922).
Saranno possibili screening gratuiti in circa 100 farmacie nazionali.
Nel caso in cui i valori emersi segnalino una criticità, il farmacista inviterà a rivolgersi al medico e sarà a disposizione per consigli sui corretti stili di vita e sulla più efficace e corretta aderenza terapeutica.
Diabete ed obesità, una coppia pericolosa
I fattori di rischio sono il sovrappeso, l'obesità e la mancanza di attività fisica. Il legame tra diabete e obesità è pericoloso. Si tratta infatti di patologie “conviventi”: il 40% dei diabetici T2 è infatti obeso e un altro 40% in sovrappeso. L’obesità interessa nel complesso il 10% della popolazione italiana, con un rapporto donne – uomini di 5 a 1. Quanto più si è in sovrappeso, tanto maggiore è la quantità di grasso nel corpo.
“Dimostrata è la relazione tra obesità e diabete soprattutto di tipo 2. E stato comprovato che l’accesso di grasso a livello viscerale porta ad insulino-resistenza, ovvero l’incapacità dell’ insulina di esplicare i propri effetti. Se questo è vero, diabete e obesità sono condizioni che si possono prevenire attraverso corretti stili di vita, spiega il prof Michele Carruba Presidente del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'Università di Milano, con 10 semplici regole”:
Regole d’oro per la nostra vita:
1 Controllare il nostro peso regolarmente e quindi salire sulla bilancia una volta a settimana, per annotare variazioni/incrementi di peso
2 assumere 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno
3 preferire pane, pasta, riso e cereali possibilmente integrali perchè la fibra aiuta a prevenire gli eccessi di glicemia.
4 ridurre i grassi ingeriti con la dieta (soprattutto di origine animale). Da preferire olio extravergine di oliva ed il pesce al posto della carne (i grassi polinsaturi del pesce fanno bene)
5 limitare il più possibile il consumo di dolci, merende e bevande zuccherate anche e soprattutto nell’alimentazione dei bambini
6 ridurre il consumo il sale, preferendo condimenti a base di spezie ed erbe per insaporire i piatti
7 le bevande alcoliche vanno assunte con attenzione perché contengono alcool e viene bruciato al posto degli zuccheri
8 è consigliabile bere almeno un litro e mezzo di acqua cominciando dal mattino appena svegli
9 a tavola è consigliata un’alimentazione variata e diversa ogni giorno
10 praticare attività fisica costante e regolare (10 mila passi al giorno allungano la vita) ( camminare mezz’ora al giorno)
Diabete ed obesità, una coppia pericolosa
“Il legame tra diabete e patologia cardiaca è altamente attenzionato- spiega il prof Claudio Tondo Coordinatore del dipartimento di aritmologia del Centro Cardiologico Monzino IRCCS- il diabete procura un danno a circolo e microcircolo coronarico, o più precisamente la diagnosi di diabete aggrava il rischio dell’aterosclerosi coronarica, e la percentuale di rischio aumenta con la gravità del diabete e soprattutto in relazione all’età di insorgenza della patologia, in quanto un diabete di lunga data comporta terapia insulinica. La persona diabetica infatti presenta un rischio doppio di andare incontro ad infarto ed ictus rispetto a chi non ha problemi di glicemia. Oltre a ciò si sommano effetti collaterali secondari legati all’insufficienza renale.
La nefropatia diabetica è una malattia che deteriora in maniera piuttosto lenta ma irreversibile la funzionalità renale di alcuni pazienti diabetici,soprattutto di quelli in cui la malattia sussiste da molti anni. Quando la funzione renale ad esempio viene compromessa- prosegue il prof Tondo- anche l’equilibrio cardiologico ne risente e la funzionalità del cuore viene compromessa. Numerosi sono i riflessi negativi diabete-correlati, che si vengono a sommare creando sofferenza coronarica e scompenso cardiaco. Tra questi in primis anche l’obesità, che espone a patologie cardiovascolari e del ritmo cardiaco.”
L’obesità è una vera e propria patologia che si sta diffondendo sempre più nella popolazione con un picco del 15% tra i 55 ed i 65 anni ed è importante pensare alla sua prevenzione, al fine di limitarne le conseguenze, quali il rischio di contrarre patologie e disabilità che minaccino ed accorcino l’aspettativa di vita. “L’obesità è una malattia epidemica- prosegue il prof Michele Carruba - il 48, % della popolazione Italiana infatti, ha problemi di sovrappeso e obesità. Quando la circonferenza di vita misura più di 102 cm nell’uomo ed è superiore agli 88 cm nella donna, si fa diagnosi di obesità. Non è un problema solo estetico, ma una vera e propria patologia, che nel tempo può causare malattie invalidanti, oltre al diabete di tipo due, l’ipertensione, correlata ad ictus ed infarti del miocardio, dislipidemia e quindi aterosclerosi e deficit cardiovascolari, ma anche malattie oncologiche”. Tanto più si diviene obesi in età da giovanile, tanto più le aspettative di vita si accorciano.
Oltre a queste regole d’oro che altro ci può’ aiutare?
“Favorire divulgazione e conoscenza sui corretti stili di vita diviene compito sociale, e l’approccio multidisciplinare (fattori psicologici, metabolico-nutrizionali, e di corretti stili di vita e movimento fisico) è fondamentale per arginare il problema- conclude il presidente del centro studi per l’obesità- per questa ragione SG Company( uno dei principali player in Italia nella comunicazione integrata Live & Digital e quotata all’AIM Italia di Borsa Italiana) ha lanciato il piano “ObeCity” un progetto nazionale che per il 2019/ 2020 punta a prevenire l’obesità attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione, fin dall’età pediatrica ed in ambito famigliare e scolastico in numerose città d’Italia”.