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Dieta vegana crudista:serve responsabilità, pericolosi i consigli di inesperti

Daniele Rosa

Cosa rispondono nutrizionisti e medici

Ha fatto rumore e soprattutto fatto arrabbiare il milione di follower che la seguivano sui social. Stiamo parlando della blogger californiana Yovana Mendoza Ayres che da anni spiegava a tutti i vantaggi della dieta vegani crudista su di sè. Peccato che in una foto postata da un’amica si stata ‘beccata’ a mangiare uova e pesce.

 

Per uscire dall’inferno di insulti e di accuse di ‘tradimento’ dei suoi followers non sono servite neppure le scuse della giovane che ha ammesso di aver avuto problemi di salute:  assenza di ciclo mestruale, candidosi e spossatezza, e di aver quindi scelto di seguire i consigli del suo medico di reintrodurre uova e pesce nella sua alimentazione. 

I rischi della dieta vegana crudista

Che rispondono gli esperti a queste osservazioni e soprattutto che dicono a riguardo di una dieta così al limite?

 

“Ognuno risponde liberamente delle proprie scelte alimentari, ma sicuramente servirebbe un atteggiamento di maggiore responsabilità e consapevolezza dei rischi che si corrono per la salute nel privare l’organismo di nutrienti essenziali. E, soprattutto, la responsabilità cresce se si riveste un ruolo comunicativo e di influencer”. 

 

Ad esprimersi senza esitazioni sul tema è Evelina Flachi specialista in scienze dell’alimentazione. “Chi si sottopone a diete così restrittive espone il proprio organismo a carenze nutrizionali rilevanti. L’organismo, privato di nutrienti essenziali, è come se entrasse in uno stato di ‘difesa’,  il metabolismo entra  in riserva e ne possono conseguire assenza di ciclo e squilibri ormonali importanti. Con molta probabilità il medico ha consigliato di assumere pesce e uova  in quanto questi alimenti forniscono tutti gli aminoacidi e grassi essenziali che l’organismo non può introdurre in modo autonomo,  ma che devono essere assunti con un alimentazione varia ed equilibrata”.  Per quanto riguarda i sintomi che la blogger riferisce di aver accusato- conclude Evelina Flachi-  sono attribuibili a carenza di  ferro e  vitamina b 12 importanti per favorire il benessere in generale ma anche di regolare il sistema  endocrino ormonale.” 

I rischi della dieta vegana crudista. Servono responsabilità ed intelligenza

Tra le proteine di origine animale da preferire sono quelle del pesce  “il pesce è ricco in acidi grassi polinsaturi del tipo omega 3 dalle note proprietà benefiche – spiega Edy Virgili, biologa nutrizionista di Borgo Pilotti Beauty Clinic. E’ consigliabile mangiare pesce almeno 2-3 volte a settimana, cucinandolo per poco tempo e a bassa temperatura affinché le proprietà nutrizionali non vengano perse. È buona norma preferire i pesci allevati nell’Unione Europea, dove i controlli sono maggiori, perché i grassi omega3, particolarmente utili per la loro azione antiinfiammatoria e protettiva nei confronti dei problemi cardiovascolari, sul profilo lipidico, sul sistema nervoso e sul sistema immunitario non variano solo in base alla temperatura a cui il pesce viene allevato, ma soprattutto rispetto al tipo di dieta fornita al pesce. Se il pesce è allevato a temperature elevate e con mangimi di bassa qualità sarà composto da acidi grassi polinsaturi, del tipo omega6, con un impatto completamente diverso sulla salute, seppur non del tutto negativi. Sicuramente – conclude la nutrizionista – tra le proteine e i minerali provenienti dalle carni animali quelle del pesce sono da preferire rispetto alle altre”. 

 

“La principale informazione che il consumatore cerca al momento dell’acquisto di prodotti ittici – spiega Andrea Fabris, direttore di API - è l’origine del prodotto. Il made in Italy  viene apprezzato sul mercato ed è sempre più marginale la differenza, di gusto e nutrizionale, tra pescato e allevato”.