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Dossieraggi, le intercettazioni: "Aiutiamo la Chiesa contro la Russia? Pro bono per il Papa?"
Le intercettazioni nell'inchiesta milanese sul dossieraggio raccontano i propositi degli operatori Equalize di attivarsi a favore della Chiesa contro la Russia. I contatti con l'intelligence israeliana
Dossieraggi, le intercettazioni: "Aiutiamo la Chiesa contro la Russia? Pro bono per il Papa?"
Nell’inchiesta sui presunti dossieraggi condotta dalla Dda di Milano sul controverso gruppo Equalize, sembrerebbe coinvolta anche la Chiesa. Alcuni membri della banda hacker, intercettati nel dicembre 2022, si vantavano infatti di una possibile collaborazione ecclesiastica per finalità di intelligence. In particolare, si tratterebbe di un mandato da parte di qualcuno interno alla Chiesa per svolgere attività di dossieraggio contro la Russia. In alcune conversazioni captate, si discute di “supportare la Chiesa” e dei compensi per questo tipo di servizio, con ipotesi di contributi destinati al loro operato anche per l’anno successivo.
Hacker e rapporti con il Vaticano: una possibile alleanza anti-Wagner?
"La aiutiamo la Chiesa contro la Russia o no?", domanda Nunzio Samuele Calamucci, arrestato con l'accusa di aver effettuato attività di hackeraggio mirato, parlando con Carmine Gallo, anche lui ai domiciliari, e Massimiliano Camponovo. "Eh se ha bisogno!", risponde Gallo. "Ci darà un po' di roba per l'anno prossimo?", prosegue Calamucci. E Gallo conclude: "Se ci paga. E' stato sempre gratis!". Nelle intercettazioni, si fa riferimento a “documenti originali” che sarebbero stati consegnati in Vaticano, implicando una collaborazione per contrastare attività legate al gruppo mercenario russo Wagner. Non manca l’accenno ironico alla domanda: “Pro bono per il Papa?”, lasciando intendere che, sebbene si trattasse di un sostegno gratuito, vi erano attese di un ritorno di qualche tipo.
Contatti con l’intelligence israeliana e operazioni da un milione di euro
Inoltre, gli investigatori del Nucleo di Varese sottolineano anche possibili legami tra i sospetti e altri attori internazionali. Un ulteriore capitolo dell’inchiesta si apre infatti con il coinvolgimento di due rappresentanti dell’intelligence israeliana, incontrati da Calamucci e dall’ex carabiniere Vincenzo De Marzio nel febbraio 2023. L’incontro, documentato con foto e pedinamenti, avrebbe portato il gruppo Equalize a un accordo da 1milione di euro per operazioni di raccolta dati, con parte dei guadagni già trasferiti tramite De Marzio. Questa collaborazione avrebbe incluso accesso a informazioni legate al Qatar Gate e alla guerra informativa contro il gruppo Wagner.