Economia

45° Convegno di Santa Margherita Ligure

Organizzazione a cura di: Comitato Trireg
Luogo: Santa Margherita Ligure - Grand Hotel Miramare

La politica e le politiche sono cose molto diverse.

La prima troppo spesso sembra attenta alla ricerca del potere più che alla ricerca del bene comune. Le seconde indicano gli obiettivi, i metodi e i mezzi con cui usare quel potere e quella responsabilità per migliorare la società.
La prima vive giorno per giorno, le seconde progettano decenni per decenni.
La prima è tattica, le seconde strategia.

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In inglese questa differenza è molto chiara ed è ciò che distingue politics da policy. In italiano, invece, non c’è traduzione, perché semplicemente la differenza quasi non esiste.
Perché la politica - quella dei talkshow, quella in continua campagna elettorale, quella dell’annuncio di ciò che fa quando governa o di ciò che farebbe quando è all’opposizione - cancella le politiche.

Non si determina l’obiettivo prima, non si valutano gli effetti dopo.
La conseguenza sono tasse che cambiano nome e destinatario ad ogni finanziaria, leggi che ogni tre mesi abrogano la precedente, pensioni e contratti basati su regole che vivono il tempo di una notte.

La conseguenza è la rinuncia alla possibilità di cambiare il Paese in profondità: farlo insieme.
Senza chiare politiche pubbliche infatti - che determinino il lavoro delle istituzioni di ogni giorno e che restino salde col cambiare dei Governi - le imprese non possono partecipare a elaborarle e metterle in pratica. Anche quando ne siano destinatarie.

Perché ci interessa il Comune a disoccupazione zero e quello che detiene il record dei ritardi nel rilascio dei permessi alle imprese? Perché ci interessano le Regioni a più alto tasso di corruzione e quelle a più forte vocazione internazionale? Perché ci interessano i vitalizi per i parlamentari condannati per reati gravi e gli incentivi riusciti per le start-up?
Ci interessano perché sono tutte storie italiane.

Sono tutte storie di impresa e politica. Sono tutte storie nelle quali la capacità dei singoli - imprenditori e politici - può creare un piccolo miracolo ma, senza una policy di lungo periodo e una partecipazione diffusa, rimarrà solo una vittoria circoscritta.

Politica e impresa hanno a che fare l’una con l’altra ogni giorno.
Alcune volte si scontrano, altre volte si capiscono e generano crescita per il territorio, altre ancora fingono di evitarsi.
Ma non possono fare l’una a meno dell’altra.

Non ne può fare a meno l’Italia.
E l’Italia, a noi, CI INTERESSA.

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Programma e contenuti
Venerdì 5 e sabato 6 giugno 2015, si svolgerà a Santa Margherita Ligure, presso il Grand Hotel Miramare, il 45° Convegno organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria dal titolo «Ci interessa. Visione, strategia, politiche”. Il tema della due giorni è policy e politics. Due cose molto diverse: la politica - quella dei talkshow, quella in continua campagna elettorale, quella dell'annuncio - cancella le politiche, che sono strategia e visione di futuro. La conseguenza è la rinuncia alla possibilità di cambiare il Paese in profondità. «Dobbiamo, possiamo, farlo insieme» sostengono i Giovani di Confindustria. Perché politica e impresa hanno a che fare l'una con l'altra ogni giorno. Alcune volte si scontrano, altre si capiscono e quando succede generano crescita per il territorio. «Non possono fare l’una a meno dell'altra. Non ne può fare a meno l'Italia. E l'Italia ci interessa».

I partecipanti
In apertura dei lavori, l'intervento del presidente Marco Gay che presenta le tesi dei Giovani imprenditori. Interverranno, tra gli altri, Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento; Andrea Orlando, ministro della Giustizia; Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte; Anna Maria Furlan, segretario generale Cisl; Yoram Gutgeld, commissario spending review; Maurizio Landini, segretario generale Fiom; Giorgia Meloni, presidente Fratelli d'Italia An; Edi Rama premier Albania; Matteo Salvini, segretario federale Lega Nord; Giovanni Toti, Forza Italia. Chiuderà i lavori il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

Policy e politics
In inglese questa differenza è molto chiara ed è ciò che distingue politics da policy. In italiano, invece, non c'è traduzione. Perché semplicemente la differenza quasi non esiste. Non si determina l'obiettivo prima, non si valutano gli effetti dopo. La conseguenza, denunciano i Giovani di Confindustria, sono tasse che cambiano nome e destinatario ad ogni finanziaria, leggi che ogni tre mesi abrogano la precedente, pensioni e contratti basati su regole che vivono il tempo di una notte