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Economia
Airport Handling e aiuti di Stato: parlano Treu e Stewart

Notificato  il testo integrale della decisione della Commissione Europea
AIRPORT HANDLING NON DEVE RESTITUIRE GLI AIUTI DI STATO DI SEA HANDLING PERCHE’ HA UN MANAGEMENT INDIPENDENTE E UN ASSETTO SOCIETARIO COMPLETAMENTE NUOVO
Stipula di nuovi contratti con i vettori, separazione della proprietà di Airport Handling in un Trust, management indipendente da Sea, rinnovo del parco mezzi a Linate e Malpensa, acquisto del 30% da dnata (gruppo Emirates) in un’asta competitiva. Sono stati questi gli elementi decisivi che hanno indotto la Commissione Europea a concludere per l’insussistenza della continuità economica e della responsabilità solidale di Airport Handling e Sea Handling. Bruxelles ha giudicato legittime le procedure relative alla costituzione, alla capitalizzazione e alla gestione di Airport Handling e ha dunque certificato che l’obbligo di restituzione degli asseriti aiuti di Stato a Sea Handling non può più essere attribuito a Airport Handling.

I contorni della decisione della Commissione Europea si delineano in maniera nitida proprio in queste ore, grazie alla notifica al Governo italiano del testo completo, che conclude un’approfondita indagine aperta a luglio 2014. I venticinque milioni di euro che la Sea ha immesso nella società Airport Handling sono figli di un corretto investimento di mercato, che nulla ha a che fare con la categoria degli aiuti di Stato. Anche con riferimento alla continuità la Commissione Europea è stata chiara: gli aiuti ricevuti da Sea Handling non sono in alcun modo passati a Airport Handling, tanto più che le condizioni operative differiscono. Dunque, nessuna continuità, bensì una sfida manageriale completamente nuova che oggi può dirsi vinta.

<L’attenta lettura delle motivazioni della decisione –commenta Tiziano Treu, presidente del Trustee, FieldFisher Trustee Services – conferma il suo carattere storico. E’ la prima volta che la Commissione Europea, in materia di aiuti di Stato, accetta una soluzione alternativa come quella proposta dall’Italia, riconoscendo la fondatezza giuridica della soluzione, ma anche la correttezza, serietà e affidabilità del nostro lavoro. Non è solo un successo di Airport Handling, ma un successo del “Sistema Italia”. Un plauso va alla Sea che ha voluto l’iniziativa e al Governo Italiano che ha creduto nella soluzione proposta e si è attivato fattivamente per supportarla>.
Tutt’altro che secondario l’impatto straordinariamente positivo che questa decisione è destinata ad avere sul futuro di Airport Handling, che opera a Milano Malpensa e Linate: <Questa vittoria – dichiara soddisfatto John Stewart, Presidente di Airport Handling – premia soprattutto le scelte e i sacrifici fatti dai dipendenti, dai dirigenti e dalle organizzazioni sindacali e il loro impegno, che si è sommato al prezioso lavoro svolto dal Trustee e alla fiducia dei nostri clienti. >.
Le prospettive di crescita sono dunque molto ampie, grazie a un intenso lavoro di squadra di due anni, che ora proietta la nuova società di servizi di terra verso ambiziosi traguardi.  Airport Handling può rivelarsi nel prossimo futuro un polo assai attrattivo per i nuovi investitori privati, e i suoi lavoratori possono guardare con  fiducia al loro futuro. <La decisione arrivata da Bruxelles – conclude Gary Chapman, Presidente di dnata – è un’ulteriore conferma della validità industriale della nostra scelta strategica di investimento e permette di accelerare quel percorso di consolidamento e sviluppo già previsto>.

 

 

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