Al via la XV edizione dell'Annual Economia e Finanza di 24ORE Business School
All'Annual Economia e Finanza, organizzato da 24ORE Business School con Il Sole 24 Ore, si è affrontato il tema delle sfide tra stato e mercato
Il 29 novembre si è tenuta a Milano la quindicesima edizione dell'Annual Economia e Finanza, l'appuntamento annuale di riferimento per la comunità economico-finanziaria organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 Ore.
La sfida tra Stato e Mercato e il ruolo del risparmio e della finanza nel loro equilibro, la situazione degli investimenti in Italia, il ritorno alle privatizzazioni a tutela del mercato, così come l'orientamento e l'andamento di quest'ultimo, sono stati alcuni dei temi trattati all'Annual Economia e Finanza di 24ORE Business School, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, in un confronto con i principali protagonisti del settore.
Tra gli ospiti intervenuti, Marcella Panucci, Direttore Generale Confindustria, che ha dato il via all'incontro con un discorso sul "cantiere Italia", precedendo la tavola rotonda incentrata sugli aspetti che contribuiscono a rendere attrattivo il nostro Paese. Ad essa hanno partecipato Innocenzo Cappelletta, Presidente AIFI, Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, Luigi Lenci, Presidente e Amministratore Delegato Ferrovie Sud Est (Gruppo FSI), Enrico Ricotta, Business Angel già co-fondatore di Mandarin Capital Partners, Guido Rosa, Presidente Associazione Italiana Banche Estere, e Giuliano Tomassi Marinangeli, Area President Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Israele e Amministratore Delegato di Dow Italia.
IL PARERE DEGLI ESPERTI
Il tema degli investimenti in Italia, con un focus sulla questione dell'effettiva attrattività che caratterizza il mercato italiano agli occhi del resto del mondo, è stato occasione per approfondire il parere degli esperti del settore.
Affaritaliani.it ha intervistato Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI, che ha proposto una panoramica della situazione dell'economia italiana: "L’Italia è un Paese che potrebbe attrarre molti capitali e investimenti perché è vitale, con piccole e medie imprese in continua crescita, che per crescere ulteriormente hanno bisogno di capitali e di nuovi investimenti. In questo momento, tuttavia, non abbiamo una buona reputazione all'estero perché l’attenzione che c’è nei confronti dell’Italia in Europa si focalizza sul rischio e sulla credenza che l’Italia esca dall'euro. La situazione non è delle migliori: i tassi di interesse stanno salendo e i capitali sono fermi. Siamo in una situazione di stallo da cui spero potremo uscire presto, soprattutto se il Governo rassicurerà i mercati modificando la manovra che ha avviato".
Guido Rosa, Presidente AIBE Associazione Italiana Banche Estere, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it: "Il futuro dell’economia italiana è molto incerto: molto dipende dalla situazione politica ed economica e da come verrà risolto questo problema di antinomia e contrasto con l’Europa. Mi auguro che si possa trovare una soluzione perché altrimenti l’economia italiana, nonostante alcuni punti strutturali di forza che essa ha, soffrirebbe molto in futuro. Lo spread dipende dalle decisioni del Governo italiano: se dovesse prendere decisioni che ristrutturino la situazione finanziaria, con la capacità di ridurre il deficit e di cambiare l’economia nei suoi tratti strutturali, lo spread si ridurebbe. Altrimenti, si alzerà ulteriormente".
Affaritaliani.it ha intervistato anche Massimo Gaudina, Capo Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, che ha affermato: "Investire è il primo passo per preparare il futuro: è fondamentale per crescere, per produrre e per fare crescere l'occupazione, così come per preparare lo sviluppo sostenibile per gli altri paesi e per l’Italia. L’Italia recentemente ha perso quota di investimento, per questo motivo è importante rilanciare su tale fronte per poter assistere a una ripresa. L'Europa, nel frattempo, sta agendo su molti livelli: un esempio vincente è il piano Junker, un piano straordinario di investimento che ha già mobilitato 330 miliardi di euro in tutto Europa. L'Italia è il secondo maggior beneficiario di tale iniziativa e ha permesso a 200mila piccole e medie imprese di avere accesso al credito, che senza tale piano non avrebbero avuto in alcun modo. Occorre menzionare anche l'Unione dei mercati dei capitali, che l’Unione Europea sta cercando di portare avanti con atti legislativi e che il Parlamento Europeo e il Consiglio devono adottare per permettere ai capitali di circolare liberamente e per consentire agli investimenti di essere anche più semplici ed efficaci".
Giuliano Tomassi Marinangeli, Area President Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Israele e Amministratore Delegato di Dow Italia, ha manifestato positività riguardo alla situazione del mercato italiano: "Vale la pena investire in Italia, perché le industrie italiane garantiscono una filiera, una proprietà intellettuale e una capacità creativa che non possiede nessun altro Paese. Con le infrastrutture giuste e con maggiore attenzione delle autorità verso le imprese, non ci saranno dubbi sull’investimento estero in Italia. Il futuro dell’economia italiana è molto buono: speriamo che il mercato europeo continui a tirare. Dobbiamo acquisire maggiore credibilità e potere in Europa, per poter cogliere le opportunità che questo grande mercato ci offre".
Luigi Lenci, Presidente e Amministratore Delegato Ferrovie Sud Est, compagnia del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha commentato: "Parlando di come si debba rendere più attrattivo il mercato italiano, FSI si impegna a investire le proprie risorse per rilanciare il settore. In questo senso, possiede un ruolo importante relativo al gap infrastrutturale del Paese, che riguarda in primo luogo le infrastrutture, ma che interessa l'intero sistema del trasporto in generale. FSI riafferma la centralità del proprio impegno, adattandolo e aggiornandolo alle nuove esigenze che stanno maturando. Per fare ciò, sta dando massima attenzione al trasporto locale, sull'onda dell’eccellenza rappresentata dall’Alta Velocità e alla sostenibilità, pilastro degli obiettivi che intendiamo perseguire. Un altro grande argomento che sta trattando è il trasporto merci, che recentemente ha risentito della concorrenza non sempre lineare, ma che noi abbiamo inteso superare con investimenti che guardano alla logistica e al trasporto merci in quanto tale. Con la nuova focalizzazione su tale argomento, che è fondamentale per sollecitare gli investimenti all’estero, intendiamo cogliere e offrire al Paese questa grande opportunità in termini di logistica integrata, dando un importante contributo all'economia italiana".
Per indagare il ruolo del risparmio e della finanza nell'equilibrio tra Stato e Mercato, Affaritaliani.it ha raccolto la testimonianza di Alessandro Varaldo, Amministratore Delegato Banca Aletti (Gruppo Banco BPM), che ha commentato: "La collaborazione tra il risparmio e l'economia reale diventa una strada a cui è ormai impossibile rinunciare. Solo la capacità privata di investire e credere nell'economia reale è ciò che ci consentirà di far ripartire l'economia in maniera seria e di far crescere i nostri risparmiatori e l'economia reale che ha bisogno di capitali e di continuare a competere con le principali aziende europee mondiali. Sono convinto che gli strumenti che si stanno delineando a vantaggio dei risparmiatori faliciteranno notevolmente questo percorso virtuoso e incrementeranno le capacità delle nostre aziende di essere molto più leader, sia nei settori in cui lo sono già, sia in quelli in cui lo potranno diventare".
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