Economia
Alimentazione sostenibile: Riso Gallo lancia il primo riso certificato
Arriva sul mercato il primo riso da agricoltura sostenibile certificato “Friend of the Earth”
Riso Gallo, in tre anni -17% di consumi energetici per kg di risone lavorato; dal 2016, 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate e -60% di emissioni di CO2 per kg di risone lavorato. In due anni, -24% di produzione rifiuti per kg di riso trattato. Riduzioni significative dei consumi di imballo per i principali prodotti.
Questa mattina Riso Gallo ha condiviso i primi risultati del progetto “Coltiviamo il Futuro”, presentando le misure innovative recentemente introdotte dall’azienda in materia di responsabilità sociale e ambientale, a testimonianza di una costante attenzione alle esigenze delle comunità e del territorio, quali l’italianità delle materie prime, l’impegno alla riduzione di consumi energetici e i rifiuti prodotti ed emissioni di CO2.
Una politica virtuosa illustrata questa mattina da Carlo e Riccardo Preve, AD dell’azienda italiana, che nel triennio 2014/2017 ha registrato : -17% in termini di CONSUMI ENERGETICI TOTALI (energia elettrica e metano) per kg di risone lavorato; -60% in termini di EMISSIONI dirette ed indirette di CO2 per Kg di risone lavorato, relative ai consumi di metano ed energia elettrica, quest’ultima dal 2016 certificata da 100% fonti rinnovabili; -24% per quanto riguarda la diminuzione dei RIFIUTI TOTALI per quintale di riso trattato nel periodo dal 2015 al 2017. Inoltre significative riduzioni anche sul CONSUMO di CARTONCINO grazie ad azioni mirate sul packaging dei principali prodotti, quali la Linea Blond.
Questa sensibilità ha portato a un risultato importante anche in termini di prodotto: come annunciato oggi Riso Gallo è, infatti, il primo marchio mass market del settore ad aver intrapreso la produzione di riso da agricoltura sostenibile: due varietà diverse di Riso Rustico (una per i risotti e una per le insalate), certificate dal programma internazionale Friend Of The Earth, lo Standard di Certificazione dell’Agricoltura e dell’Allevamento Sostenibili.
“L’Azienda dialoga direttamente sui temi dello sviluppo, della produzione e della coltivazione con prestigiose Università e Istituti di Ricerca e con il mondo agricolo. La consapevolezza dell’impatto industriale sulle risorse naturali è insita nel DNA di Riso Gallo e si manifesta da sempre in azioni concrete, a partire dalla decisione di utilizzare pressoché esclusivamente risone di origine italiana, sostenendo così l’economia del territorio e delle comunità locali e riducendo dunque l’impatto ambientale derivante dal trasporto della materia prima” spiegano Carlo e Riccardo Preve, AD Riso Gallo. “In questa direzione, Riso Gallo ha inoltre adottato diverse pratiche: dal monitoraggio dell’impatto ambientale di tutta la filiera, condotto in partnership con l’Università degli Studi di Milano, cui è affidato lo studio di Life-Cycle Assessment – ripetuto negli anni - che mira alla riduzione dei gas serra; la buona prassi di seminare fiori sugli argini per richiamare gli insetti impollinatori con l’obiettivo di valorizzare la biodiversità dell’ecosistema della risaia; in ultimo, non in ordine d’importanza, l’utilizzo al 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, insieme all’impegno costante per migliorare i materiali che vengono utilizzati per il confezionamento, come testimoniato dal progressivo utilizzo di cartoncino certificato FSC per tutti le nostre confezioni, concreto segnale della sensibilità alle tematiche della riforestazione”.
Carlo Preve, intervistato da Affaritaliani.it, ha inoltre aggiunto : "Abbiamo presentato oggi due prodotti sostenibili: un riso da contorno e insalate e un riso da risotto. Sono sostenibili quindi d’agricoltura sostenibile e sono prodotti rustici, quindi semilavorati, semintegrali, per un chicco che è più corposo e ha una maggiore conservazione di quelle che sono le qualità organolettiche, nonché più fibra rispetto al riso bianco. Il prodotto viene alla fine di un lavoro lungo che ha riportato la riduzione per kilo di riso consumato per CO2, riduzione di altre materie nocive e l’inizio dell’utilizzo del cartoncino FSC che verrà gradualmente inserito su tutta la produzione. L’anno si è chiuso bene: 120 milioni di euro di fatturato. Cerchiamo di crescere sulla diversificazione, quindi sui sostituti del pane, sui prodotti benessere, quindi sostenibili ma non solo, riduzione dei tempi di cottura. L’aspetto edonistico del riso, quindi risi di alto livello ".