Alitalia, c'è l'offerta di easyJet. Partiti già i contatti con le Ferrovie
La compagnia britannica conferma la sua presenza fra e manifestazioni d'interesse arrivate per l'ex compagnia di bandiera
Se Lufthansa e Cdp si sfilano in Zona Cesarini, easyJet invece conferma la sua presenza. In attesa dell'offerta di Ferrovie dello Stato per Alitalia la prima dichiarazione che arriva è quella della compagnia inglese. "EasyJet ha ribadito oggi la propria manifestazione di interesse per una Alitalia ristrutturata. Tale manifestazione di interesse, in linea con i termini del processo di vendita avviato dal nuovo governo, è coerente con l'attuale strategia di easyJet per l'Italia. Data la natura del processo il contenuto della manifestazione di interesse è soggetto a vincoli di riservatezza. In questa fase non vi è certezza che l’operazione sarà finalizzata e easyJet fornirà ulteriori aggiornamenti se e quando lo riterrà opportuno", fa sapere l'aviolinea britannica.
Intanto, secondo la lettera che le Fs hanno inviato al Governo, in preparazione dell'offerta per l'Alitalia e di cui l'agenzia di stampa Askanews è venuta in possesso, l'offerta che le Ferrovie presenteranno per l'ex compagnia di bandiera è imprendiscindibile dalla partecipazione di altri soggetti, privati e istituzionali, "da coinvolgere nell'azionariato della nuova Alitalia, con una significativa compartecipazione da parte di un primario vettore aereo".
L'offerta, si legge infatti nella lettera, "non prescinde da rigorosi principi e da attente verifiche di sostenibilità economica. L'offerta che verrà presentata infatti prevede, che, anche al fine dello sviluppo del piano industriale definitivo, è condizione necessaria e imprenscindibile dell'operazione l'individuazione di soggetti privati e istituzionali da coinvolgere nell'azionariato della nuova Alitalia, con una significativa compartecipazione da parte di un primario vettore aereo". Partner con cui le Fs hanno già avviato contatti.
"Ferrovie dello stato italiane - si legge ancora nella lettera - ha avviato contatti preliminari per la selezione di potenziali partner e intende proseguiore e sviluppare tali interlocuzioni, durante un periodo di confirmatory due diligence che si avvierà immediatamente a valle della presentazione dell'offerta e riguarderà ogni aspetto del perimetro della potenziale acquisizione".
Ieri Cdp ha fatto sapere di non essere della partita per l'opposizione interna del fronte delle fondazioni bnacarie. "Voglio ribadire ancora una volta che, per quanto ci riguarda, non sara' messo a rischio il risparmio degli italiani in investimenti non consentiti dallo statuto vigente. In particolare, per essere espliciti, Cdp non puo' intervenire in Alitalia", ha affermato il presidente di Acri, Giuseppe Guzzetti, nel suo discorso alla 94 edizione della Giornata Mondiale del Risparmio. L'Acri detiene il 15,93% delle azioni di Cdp.
"La Cassa - ha spiegato - non puo' essere il pronto soccorso che interviene nelle societa' in crisi. Chi pensasse a questo ruolo di Cassa Depositi e Prestiti trovera' la nostra ferma opposizione, cosi' come crediamo che il nostro Paese di tutto abbia bisogno fuorche' di una banca pubblica. La recente esperienza della banca pubblica per il Mezzogiorno dovrebbe aver insegnato qualcosa e dovrebbe scoraggiare ulteriori iniziative in quella direzione".
A Guzzetti ha fatto immediatamente eco il presidente di Cassa Depositi e prestiti Massimo Tononi. "Sottoscrivo in pieno" la visione del presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti sul ruolo di Cdp, ha detto.
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