Economia

Alitalia, dipendenti ancora senza stipendio. Zero cassa per i prossimi salari

Allarme dei commissari della compagnia sulla liquidità. Fava: non abbiamo risorse per i prossimi stipendi

Nel corso del 2020 abbiamo avuto uno "shock su ricavi di oltre due miliardi”, ha spiegato infatti Leogrande, secondo cui il traffico ha visto un calo di oltre il 70% (6.314.000 passeggeri contro i 21.293.000 passeggeri del 2019), con un crollo di oltre l'80% nei mesi della pandemia (marzo-dicembre 2020). Quanto al fatturato, il calo è stato di circa l'80% (590 milioni di ricavi dal traffico passeggeri contro i 2,673 miliardi del 2019). Anche in questo caso la contrazione del periodo marzo-dicembre è stata piu' elevata, circa il 90% (264 milioni contro 2,351 miliardi del 2019). 

Parimenti, l'importo ricevuto a sostegno dell'attività durante la pandemia "non è congruo per gli interventi che tutti gli Stati hanno fatto sulle compagnie di bandiera per sostenere le attività". "La dotazione di 350 milioni per far fronte alla crisi di Alitalia dopo la pandemia ancora oggi è soltanto parzialmente utilizzata", ha aggiunto Leogrande, che ha poi precisato che in cassa c'è "ancora una dotazione di circa 40 milioni del fondo stanziato nel 2020 per l'indennizzo Covid".

Per Alitalia quindi il quadro è “impietoso”, ha concluso Santosuosso ed è dunque essenziale "ricevere altri finanziamenti in attesa che si completi l'iter di definizione dell'eventuale accordo con Ita”. "I dati - ha detto a questo proposito - sono drammatici". Per il periodo 1 novembre-31 dicembre 2020 sono stati riconosciuti 24,7 milioni su 55,497 milioni richiesti. I ristori ottenuti relativi a gennaio sono stati pari a 12,835 milioni su 17,431 milioni richiesti. I ristori chiesti (con istruttoria ancora in corso) per il periodo 1 marzo-30 aprile sono pari a 67,734 milioni. Per il mese di febbraio, Santosuosso ha evidenziato che "l'applicazione dei criteri di calcolo richiesti dalla commissione europea non evidenziava danni rimborsabili".

I criteri adottati dalla Commissione, ha poi precisato Santosuosso rispondendo alle domande dei deputati, "ruotano intorno al metodo dell'Ebitda che tiene conto di una serie di valori contabili non premiali per chi e' virtuoso. In altre parole, Alitalia si è sacrificata, ha fatto risparmi, ha ottimizzato la gestione e - paradosalmente - non e' stata considerata degna di essere aiutata". Ma questo, ha ribadito Santosuosso, solo per il mese di febbraio. 

(Segue...)