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Economia
Alitalia-Ita, verso l'intesa su Almaviva: 543 operatori assunti entro 2 anni

Alitalia-Ita,  raggiunto l'accordo sindacale per salvare oltre 500 posti di lavoro

Solo due mesi fa scoppiava la grana dei call center tra l'ex compagnia di bandiera e la newco Ita, decollata lo scorso 15 ottobre, sugli oltre 500 esuberi di Almaviva, l'azienda di call center che si occupava della gestione dei servizi informativi di assistenza alla clientela di Alitalia, passata poi alla milanese Covisian. Sul tavolo, con l'arrivo della nuova gestione, una completa assenza di certezze sulla continuità occupazionale e la gestione futura. Un quadro, allora grigio, che sembra ora aver trovato confini più nitidi. 

"Dopo dieci incontri presso la sede del Ministero del Lavoro, grazie alle battaglie messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori, a sostegno della ferma e convinta rivendicazione sindacale per l’applicazione della clausola sociale, affermano i sindacati, si è raggiunti una intesa che garantisce continuità occupazionale ai 543 lavoratori: 37 su Rende, 506 su Palermo che hanno operato fino allo scorso 15 ottobre sui servizi di assistenza alla clientela di Alitalia", scrivono dalla base le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. 

Sull'argomento leggi anche: Alitalia-Ita, scoppia la grana dei call center: a rischio oltre 500 posti di lavoro 

Un percorso tortuoso e sofferto, che ha portato a casa diversi frutti, tra i quali garanzie future e un contratto di assunzione in mano. "I 543 lavoratori, spiegano le segreterie, saranno assunti in un quattro step entro il 31 dicembre 2022, a condizioni che permetteranno l’assunzione del totale perimetro, e che attraverso un recupero graduale in due anni vedrà il ripristino certo delle condizioni contrattuali attualmente in essere presso l’azienda uscente". "Per tutto il periodo di transizione, continua il comunicato, Almaviva Contact si farà carico di mantenere in forza l’intero bacino interessato all’accordo attraverso l’applicazione della cassa integrazione ministeriale specifica per i contact center in outsourcing". E anche i 61 operatori impegnati nella commessa Loyalty, il programma di fidelizzazione Millemiglia, "continueranno ad operare regolarmente presso l’azienda Almaviva Contact a cui è stata confermata l’assegnazione delle attività". 

Sull'argomento leggi anche: Alitalia, il programma Millemiglia non si ferma: punti ancora accumulabili 

Da parte loro, i sindacati "esprimono soddisfazione per l'intesa raggiunta che sancisce e ribadisce l'applicazione della clausola sociale nel settore di contact center in outsourcing", pur riconoscendo da parte della newco Ita un "atteggiamento irresponsabile" durante la fase del negoziato, bandendo una gara "senza tener conto della legge e dei contratti". Tentando così di "mortificare la professionalità acquisita in decenni di servizio". La nuova compagnia di bandiera, subentrata al posto di Alitalia, dopo la vittoria la bando di gara con la milanese Covisian, non aveva garantito, fin da subito, continuità occupazionale, gettando diverse ombre sulla possibilità di recuperare interamente gli esuberi. Stessa sorte, triste e amara,  riservata poi agli ex dipendenti Alitalia.

Ma, la buona notizia è arrivata: l'accordo sindacale è stato raggiunto, portando in salvo gli oltre 500 esuberi. Spetterà ora alle lavoratrici e ai lavoratori di Palermo e Rende prendere parola, consapevoli di aver portato a casa una vittoria, dopo una battaglia voluta e guidata fin dal principio, da sindacato e aziende del settore, coinvolte profondamente nella vertenza. 

 

 

 

 

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