Economia
Alitalia, piano a più opzioni di Giorgetti. A fine mese stangata Ue da 1,3 mld
Rumors: pressing del governo per chiudere martedi con Bruxelles, per l'ok al passaggio Alitalia-Ita.Ma a fine mese è in arrivo la condanna Ue per aiuti di Stato
L'imperativo sul decollo della nuova Alialia-Ita, come anche sottolineato ieri dal premier Mario Draghi in conferenza stampa, è fare presto. Prima dell'avvio della stagione estiva, periodo per cui sul nostro mercato nazionale le agguerritissime Ryanair ed Easyjet si sono già attrezzate. Così Giancarlo Giorgetti, Daniele Franco ed Enrico Giovannini, tridente che sta portando avanti le trattative con l'inflessibile Margrethe Vestager, hanno preparato un documento articolato con un ampio ventaglio di proposte, alcune alternative, altre integrative, per convincere Bruxelles e dare il via libera all'operazione Ita. E sul quale il governo italiano vuole trattare ad oltranza con Bruxelles.
Lo scrive il Messaggero, secondo cui l'Italia punta a chiudere il dossier entro la settimana, al massimo martedì prossimo. Una data limite indicata proprio da Palazzo Chigi per spingere gli euroburocrati a decidere. Il documento sul tavolo di Bruxelles (molto corposo con slides e tabelle allegate) viene esaminato in queste ore dopo che l'altra sera Giorgetti, Franco e Giovannini, in un vertice al Mise, spiega ancora il quotidiano, lo hanno ulteriormente aggiornato definendo gli ultimi dettagli in stretto coordinamento con il capo di Gabinetto di Draghi Antonio Funiciello.
L'Italia vuole una compagnia competitiva ed in grado di tutelare gli interessi nazionali. Ovviamente nel rispetto della norme europee ma non mettendo a rischio ovviamente il futuro di Ita-Alitalia che, senza un rapido sbocco delle trattativa rischia davvero il fallimento. In cassa, Az in amministrazione straordinaria ha pochi milioni di euro non sufficienti a garantire i pagamenti di fornitori e dipendenti nei prossimi mesi.
Per questo il governo ha messo sul tavolo della commissione varie soluzioni sui cinque temi chiave: slot, aviation, manutenzione, handling, brand-programma Millemiglia. Sul primo punto, d'intesa con l'ad Fabio Lazzerini, che anche ieri e' stato lungamente a colloquio con gli uomini del Mef, si vuole un trattamento analogo a quello ricevuto da AirFranche e Lufthansa.
No quindi al saccheggio degli slot di Milano-Linate che, guarda caso fanno gola, proprio ai tedeschi e alle low cost. Si chiede quindi alla Ue di poter acquistare gli asset industriali di Alitalia o, in alternativa, la possibilita' di affittare uno o più rami di azienda per poter far decollare la newco. C'è disponibilita' poi a discutere se restare o meno in maggioranza nel polo delle manutenzioni o in quello dell'handling.
Tutto dipendera' da come verra' sciolto il nodo cruciale degli slot e, quello ancor piu' rilevante, del passaggio di piloti e assistenti di volo nella nuova compagnia. Sul marchio Alitalia la trattativa e' aperta, condizionata da come andra' la trattativa generale. Lazzerini vuole partire a luglio con 55 aerei e 4.500 dipendenti. Per poi far crescere la flotta e la societa' in base all'andamento del mercato.
Intanto, è attesa per la fine del mese la decisione dell'Antitrust Ue sui prestiti ponte da 1,3 miliardi concessi negli anni ad Alitalia. Una condanna, secondo la Stampa, che prevederà anche l'obbligo di restituzione della cifra, maggiorata di 300 mila euro di interessi. In quest'ottica ora diventa obbligatorio garantire discontinuita' per evitare che sia Ita a doversene fare carico, rimanendo subito schiacciata sotto il peso dell'eredita' della vecchia compagnia.