Economia
Alitalia, stipendi nuovamente a rischio. Occhi sul Mise per i ristori Covid
Dopo i ritardi di marzo anche ad aprile gli 11mila dipendenti sono nuovamente alle prese con l'allarme stipendi
Dopo aver ricevuto in ritardo gli stipendi a marzo, torna nuovamente l'allarme buste paga per gli 11mila dipendenti dell'Alitalia. Secondo quanto trapela dai sindacati, la compagnia in amministrazione straordinaria non avrebbe risorse sufficienti a pagare gli stipendi di aprile. Le sigle che oggi hanno incontrato i commissari riferiscono anche che Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava starebbero aspettando a breve notizie dal Mise circa lo sblocco di circa 55 milioni di risorse aggiuntive provenienti dai ristori Covid.
Intanto, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che insieme ai ministri dell'Economia Daniele Franco, del Mise Giancarlo Giorgetti e dei Trasporti Enrico Giovannini, segue il dossier Alitalia con l'Ue per il decollo della newco Ita ha sottolineato che l'esecutivo non vuole assolutamente che "Ita diventi una preda".
"Siamo consapevoli che se sarà eccessivamente sottodimensionata questo sarà il pericolo. Per questo insisteremo per far valere le nostre esigenze, gli interessi del Paese" nella trattativa in corso con Bruxelles, ha assicurato il ministro Dem al Messaggero.
Per Alitalia, dopo le tante "occasioni perse in passato. Adesso è ancora aperta una interlocuzione con la commissione Ue. Nella trattativa Bruxelles deve tenere conto anche della dimensione che deve avere Ita per essere competitiva rispetto alle altre compagnie. Inoltre è giusto difendere i livelli occupazionali e dare a Ita una dimensione tale che le consenta di essere sostenibile, stabile, di andare avanti. La trattativa deve tenere conto della situazione che stiamo attraversando".
Il tempo stringe e a fine mese gli stipendi sono a rischio. "E' evidente che la compagnia deve ripartire approfittando della ripresa dei traffici. I tempi più che dalla Commissione Ue mi sembrano dettati da questa esigenza". Secondo il ministro "sarebbe assurdo non sfruttare la ripartenza" in vista della stagione estiva. Sul fronte del lavoro, il ministro ha assicurato: "ridurremo eventuali impatti sull'occupazione. Ci sono vari scenari allo studio e vari strumenti che possono essere utilizzati. Ci stiamo lavorando insieme al Mims" guidato da Giovannini.