Economia

All'1% il 44% della ricchezza. L'Italia perde la sfida anche dei Paperoni

Vale 360.000 miliardi di dollari (+2,6%). Il report del CS

La ricchezza mondiale continua a crescere e aumenta il numero dei Paperoni del pianeta, sebbene a un ritmo inferiore al passato. L'Italia, pero', va controcorrente e registra una diminuzione dei milionari, pur restando tra i Paesi al top in materia. Secondo il 'Global Wealth Report' del Credit Suisse Research Institute, giunto alla decima edizione, scrive Radiocor, nei 12 mesi a meta' 2019 la ricchezza mondiale ha raggiunto 360.000 miliardi di dollari, con un incremento di 9.100 miliardi, pari al 2,6% che e' tuttavia inferiore alla media segnata dal 2008 in poi, anche se sull'andamento ha pesato l'apprezzamento del dollaro rispetto alle altre valute.

Stati Uniti (+3.800 miliardi, soprattutto grazie ai guadagni in Borsa), Cina (+1.900 mld) ed Europa (+1.100 mld) sono i maggiori beneficiari dell'incremento. La ricchezza media per adulto ha poi toccato il record di 70.850 dollari, superando dell'1,2% il livello rilevato a meta' 2018. Resta il fatto che circa 2,9 miliardi di persone, ossia il 57% della popolazione adulta mondiale, possiede meno di 10.000 dollari, mentre quasi l'1% degli adulti sono milionari che collettivamente possiedono il 44% della ricchezza globale. Secondo il rapporto, il numero di milionari nel mondo e' aumentato di 1,1 milioni di persone dal 2018, raggiungendo quota 46,8 milioni a meta' 2019. Gli Usa hanno contribuito per oltre il 50% a questa crescita, con 675.000 nuovi milionari (ovvero con un patrimonio netto superiore a 1 milione di dollari Usa), arrivando all'assai congruo numero di 18,6 milioni di Paperoni.

Al secondo posto si posiziona la Cina con 4,47 milioni (+158mila) di ricchi. Da notare che quest'anno la Cina ha superato gli Stati Uniti per numero di persone che rientrano nel 10% piu' ricco a livello mondiale, con 100 milioni contro 99 milioni. Nella classifica dei Paperoni, al terzo posto si trova il Giappone con 3 milioni di milionari (+187mila). Paperoni in aumento anche in Germania (+65mila a 2,18 milioni di persone), Olanda, Brasile, India, Spagna (+33mila a 979mila) e Svizzera.

Il 'club' dei milionari ha, invece, perso soci in Australia (-124mila a 1,18 milioni), Regno Unito (-27mila a 2,46 milioni), Italia (-19mila a 1,49 milioni), oltre che in Turchia, Arabia Saudita, Hong Kong, Francia (-11mila a 2,07 milioni) e Grecia. La Penisola resta, comunque, al settimo posto al mondo per la presenza di milionari. Il loro numero del resto dipende da tre fattori: le dimensioni della popolazione adulta, la ricchezza media e la disparita' di ricchezza. Gli Usa, che hanno il 40% dei milionari del mondo, sono a livelli elevati in tutte e tre i casi. La Cina, comunque, con il 10% dei Paperoni del globo, ha superato il Giappone, che si ferma al 6%. Seguono il Regno Unito e la Germania con il 5%, la Francia con il 4%, l'Italia, il Canada e l'Australia con il 3% ciascuno, davanti a Spagna, Svizzera e Olanda con il 2%.

Un base al 'Global Wealth Report' del Credit Suisse, circa l'88% dei milionari del mondo, ovvero 41 milioni di persone, ha un patrimonio compreso tra 1 e 5 milioni di dollari, altri 3,7 milioni di adulti (7,9%) arrivano a 10 milioni di dollari e 2 milioni di adulti superano tale cifra, situandosi per la maggior parte tra 10 e 50 milioni di dollari. Gli 'Ultra-High Net Worth Individual', cioe' i piu' ricchi tra i ricchi, con un patrimonio netto oltre i 50 milioni di dollari a meta' 2019 erano 168mila, in aumento del 4%. Tra di loro quasi 59mila potevano contare su un patrimonio di almeno 100 milioni di dollari e al top, con oltre 500 milioni di ricchezza, ci sono 4.830 fortunati abitanti del pianeta.

Circa 80mila degli 'Uhnw' si trovano negli Usa, 18mila sono in Cina e 6.800 in Germania. L'Italia, con circa 3.000 ultra-ricchi, in calo di 270, e' in questo caso 12esima nella graduatoria. In termini di incremento della ricchezza media per adulto, la Svizzera si attesta al primo posto in assoluto, con un aumento di 17.790 dollari a 564.653 dollari), seguita da Stati Uniti (+11.980), Giappone (+9.180) e Paesi Bassi (+9.160). Guida la classifica dei perdenti l'Australia (-28.670), principalmente per effetto dei tassi di cambio. Nei primi anni del secolo - nota ancora il rapporto - le disparita' di distribuzione della ricchezza si sono attenuate in quasi tutti i Paesi. Oggi la quota del 90% piu' povero rappresenta il 18% del patrimonio mondiale, rispetto all'11% del 2000. 'E' prematuro affermare che e' iniziata una fase discendente per le diseguaglianze, ma i dati prevalenti indicano che il 2016 potrebbe aver rappresentato il picco per il prossimo futuro', rilevano gli esperti del Cs. Secondo il rapporto, inoltre, le donne sono diventate piu' ricche, anche grazie a una maggiore partecipazione al mondo del lavoro. Quindi meno ereditiere e piu' self-made milionarie.

L'eredita', invece, sembra destinata ad avere un peso importante per le ricchezze della generazione dei Millennial, che oltre a essere stati colpiti in giovane eta' da crisi finanziaria, recessione e un mercato del lavoro difficile, devono fare i conti con elevati prezzi delle case, bassi tassi d'interesse e redditi bassi. 'L'eredita', quindi, avra' con ogni probabilita' un peso maggiore sulla distribuzione della ricchezza in futuro e finira' per intensificare le disparita' provenienti da altre fonti', sottolinea il rapporto.

Comunque sia, secondo il CS, la ricchezza globale continuera' ad aumentare: nei prossimi cinque anni l'aumento previsto e' del 27% a 459.000 miliardi entro il 2024. Il 38% della crescita avverra' nei Paesi a basso e medio reddito, Aumentera' sensibilmente anche il numero di milionari fino a sfiorare quota 63 milioni, mentre il numero di Uhnw raggiungera' 234.000 persone. Negli Usa i Paperoni dovrebbero sfiorare i 23 milioni di adulti (+23%), in Cina saliranno a 6,8 milioni (+55%), in Giappone a 5,1 milioni (+71%), nel Regno Unito a 3,1 milioni (+29%), in Germania a 3 milioni (+38%), in Francia a 2,8 milioni (+36%) e in Italia a 1,99 milioni (+33%). La Penisola restera', quindi, nel 'G7 dei Paperoni'.