Economia
Altro che Paese finito... Le pagelle di S&P e Fitch dicono altro: Italia meglio del previsto sul rating
L'Italia vedrà una crescita media del Pil dell'1% tra il 2024 e il 2027, superando i ritmi pre-pandemia. Tuttavia, il debito pubblico resta la sfida principale, frenando la capacità del governo di investire
S&P conferma il rating BBB, Fitch premia il governo e alza l'outlook a positivo
I conti pubblici dell'Italia sono più solidi di quanto si possa immaginare, stando ai giudizi delle agenzie di rating. S&P conferma il rating del debito italiano a BBB/A-2 con outlook stabile, mentre Fitch migliora l'outlook da "stabile" a "positivo", mantenendo il rating a BBB.
Buone notizie, sopratutto al termine di un venerdì particolarmente positivo per il mercato obbligazionario italiano, con i Btp che hanno segnato un nuovo minimo dello spread rispetto ai Bund tedeschi, chiudendo a 117,4 punti base con un rendimento in discesa al 3,35%. Il taglio dei tassi dello scroso giovedì da parte della Bce ha ulteriormente aiutato, riducendo i costi di finanziamento e alleggerendo il carico degli interessi per il Tesoro italiano. Questo dovrebbe rendere meno oneroso il servizio del debito, allentando le pressioni sul bilancio statale.
Il giudizio di S&P
Secondo S&P, l'Italia vedrà una crescita media del Pil dell'1% nel periodo 2024-2027, un ritmo più sostenuto rispetto a quello pre-pandemia. Tuttavia, questa crescita è anche legata a fattori esterni e temporanei, tra cui turismo, esportazione e occupazione, ma anche il Superbonus per le ristrutturazioni e i fondi del Next Generation EU. Su questo punto S&P mette in guardia: una volta esauriti questi stimoli, le sfide strutturali torneranno a pesare sull'economia italiana.
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In termini di conti pubblici, S&P prevede che il deficit tornerà sotto il 3% del Pil entro il 2027, con il bilancio primario in attivo dal 2025. Tuttavia, il debito pubblico (ormai vicino ai 3.000 miliardi di euro) continuerà a salire a causa delle spese legate al Superbonus e altre agevolazioni fiscali. Un elemento positivo è la solidità finanziaria di famiglie e imprese italiane, con un indebitamento contenuto. La ricchezza privata delle famiglie, pari a 2,1 volte il Pil, conferisce al Paese una certa stabilità finanziaria. Tuttavia, la principale minaccia a lungo termine è la crisi demografica, con un declino della forza lavoro che potrebbe comprimere la crescita del Pil. Sebbene l'immigrazione possa parzialmente compensare questa tendenza, S&P riconosce che questa soluzione è politicamente complessa in Italia e in Europa.
Fitch: outlook positivo e segnali di stabilità
Fitch ha invece deciso di migliorare l'outlook sull'Italia da "stabile" a "positivo", premiando l'attenzione del governo. L'agenzia ha evidenziato come l'outlook positivo sia frutto di due elementi principali: innanzitutto, le entrate fiscali superiori alle previsioni, considerate in parte strutturali, che contribuiranno a ridurre il deficit. In secondo luogo, l'agenzia ha sottolineato la volontà del governo italiano di rispettare le regole fiscali europee, un impegno formalizzato nel Piano di bilancio strutturale di medio termine 2025-2029. Un contesto politico relativamente stabile ha ulteriormente rafforzato la fiducia di Fitch nel percorso del Paese.
Un aspetto fondamentale del giudizio è la riduzione del debito pubblico, che l'Italia ha riportato ai livelli pre-pandemici, con una diminuzione di 20 punti percentuali rispetto al picco del 2020. Tuttavia, l'agenzia non manca di sottolineare le debolezze strutturali: un debito pubblico estremamente elevato e un potenziale di crescita economica limitato. Nonostante le prospettive migliorate, il Paese dovrà affrontare con attenzione le sfide macroeconomiche e fiscali per mantenere questo trend positivo.
Maggiore fiducia nell'Italia, ma attenzione al debito
Nonostante i segnali positivi, restano criticità che il Governo dovrà affrontare, come il peso delle detrazioni fiscali rimodulate e le crescenti tensioni nel settore sanitario, dove i fondi promessi saranno distribuiti su un arco temporale più lungo del previsto.
Mentre Fitch evidenzia una maggiore fiducia nei confronti dell’attuale governo, percepito come più stabile e coerente nelle sue politiche fiscali, S&P è più cauta, e mantiene l'outlook stabile, segnalando che il debito rimane una spada di Damocle sulla capacità dell’Italia di sostenere la crescita economica con investimenti significativi. La maggiore sfida per l'Italia resta l'elevato debito. "Al 135% del Pil nel 2024 è fra i più alti" e si muove verso il 138% nel 2027.