Economia
Ania, le pensioni e le sfide dei PEPP. Un vantaggio per i lavoratori europei?

Progetto per i PEPP: il primo prodotto pensionistico individuale pan-europeo. Un convegno Ania su opportunità e punti critici della previdenza integrativa
Ania, "La nuova previdenza integrativa e la sfida dei PEPP". Il convegno a Milano sul futuro delle pensioni dei cittadini europei
Si è tenuta oggi a Milano la giornata dedicata al tema “La nuova previdenza integrativa e la sfida dei PEPP”, organizzata dall’Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici (ANIA) nella Torre Allianz.
Si discute della “sfida dei PEPP, il primo prodotto pensionistico individuale pan-europeo” - ha notato Maria Bianca Farina, presidente ANIA nel suo intervento introduttivo - per favorire lo sviluppo della previdenza complementare in un contesto come quello europeo dove la previdenza integrativa non ha ancora raggiunto un livello sufficiente per garantire un livello della qualità della vita dei cittadini adeguato.
La Commissione europea ha pubblicato una prima proposta di regolamento relativa a questi prodotti nel giugno 2017 e un ulteriore testo è stato elaborato dal Consiglio europeo; si tratta ora di definire un testo unitario, tenuto conto delle modifiche discusse nel Parlamento europeo. Un testo che, secondo alcune previsioni, potrebbe arrivare entro i primi mesi del 2019.
In questo contesto, secondo il presidente di ANIA, ci sono diverse leve fondamentali da attivare: innanzitutto è opportuno accrescere la consapevolezza dei lavoratori sul tema (sulla scorta della “busta arancione” promossa dall’Inps), sul fronte della fiscalità, occorrerebbe poi rivedere al ribasso la tassazione dei rendimenti e assicurare maggiore flessibilità anche sul lato della contribuzione.
Tutto ciò in vista del raggiungimento degli obiettivi generali del progetto dei PEPP, quali la riduzione del “pension gap”, con il rafforzamento del reddito pensionistico dei cittadini europei, l’offerta di maggiore possibilità di scelta e mobilità ai cittadini nonché di prodotti trasparenti a costi inferiori.
“L’introduzione dei PEPP sarà tanto più utile quanto più si tratterà di prodotti semplici, standardizzati e facilmente fruibili” - è stato il commento finale di Farina - soprattutto per quanto riguarda i tanti cittadini europei che vivono e lavorano al di fuori del Paese di origine.
Ania: il progetto dei PEPP. I commenti dei protagonisti del convegno
Tra i protagonisti della tavola rotonda, Giacomo Campora, amministratore delegato e direttore generale di Allianz, Giancarlo Bosser, Chief Life&Employee Benefits Officer di Generali Italia, Andrea Lesca, Responsabile Relazioni Reti e Welfare aziendale di Intesa Sanpaolo Vita e Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni.
Confermando l'importanza di trovare soluzioni al bisogno reale di previdenza integrativa dei cittadini europei, in un'intervista ad Affaritaliani.it, Giancarlo Bosser, Chief Life&Employee Benefits Officer di Generali Italia ha commentato: "I PEPP sono uno strumento in più per rispondere al bisogno di previdenza integrativa. Oggi la popolazione italiana è sottocoperta dalla necessità di integrare il proprio risparmio, la propria previdenza, di tutelare il proprio reddito futuro e la capacità di autonomia. E' benvenuto qualsiasi strumento in più che porti innovazione e incentivazione alle persone per aderire alla previdenza complementare e quindi a progettare sin d'ora quello che sarà un bisogno del futuro. Se poi i PEPP saranno veramente un'opportunità o meno, questa è una storia ancora da raccontare".
VIDEO - Giancarlo Bosser di Generali Italia: le necessità di previdenza integrativa sono un bisogno reale
Anche Andrea Lesca, Responsabile Relazioni Reti e Welfare aziendale di Intesa Sanpaolo Vita ha sottolineato che "sulla carta" i prodotti PEPP sono "interessanti" e possono essere un'opportunità. "Avere un prodotto di previdenza, un salvadanaio previdenziale con un patentino europeo sicuramente può rappresentare un'opportunità".