Economia
Anita: trasporti, logistica ed innovazione per entrare nel Nuovo Mondo.
A Napoli ribadito il ruolo dell'autotrasporto merci. Baumgartner: "Puntare sul veicoli elettrici per le percorrenze brevi e fonti rinnovabili per quelle lunghe"
L’innovazione per entrare nel Nuovo Mondo. E’ quanto rivendica l’Associazione nazionale delle imprese dei trasporti automobilistici (Anita) aderenti a Confindustria che questa mattina si riunisce in asemblea per discutere quali interventi occorrono per la competitività del settore e come ripartire dopo l’emergenza sanitaria. “Offriamo al Paese servizi di interesse pubblico e per questo chiediamo che venga riconosciuto il ruolo essenziale che il settore ricopre, non solo per il funzionamento del sistema economico ma per quello sociale del Paese”, ha affermato nella relazione di apertura il presidente Thomas Baumgartner. L’autotrasporto chiede che venga adottata una visione a 360°, un pari trattamento per la mobilità dele merci e delle persone, la rimozione delle condizioni strutturali di svantaggio.
Parlando della sostenibilità ambientale, Baumgartner ha insistito nel dire che il 70% delle emissioni inquinanti e della congestione stradale è dovuto al traffico delle persone. “Il trasporto merci nel corso degli ultimi anni ha fatto molto per ridurre il suo impatto sull’ambiente e continuerà a farlo, come chiede l’Europa”. Per questo l’Anita punta sui veicoli elettrici per le revi percorrenze, anche nella city logistics, e sull’idrogeno green. Utilizzando le fonti rinnovabili per i viaggi di lungo raggio, e il gas naturale liquido nella fase di trasmissione.
La modernizzazione del settore passa perà per la digitalizzazione delle imprese, dei processi lavorativi e, soprattutto, delle infrastrutture. Al riguardo, Baumgartner ha fatto richiesta al governo di ogni limitazione di accesso ai finanziamenti per la trasformazione digitale delle imprese che, da codice Ateco, svolgono in via primaria il trasporto su strada. “E che si autorizzi la lettera di vettura elettronica, la eCRM, per semplificare i flussi di informazione tra gli attori della filiera”.
Atro tema trattato dal presidente dell’organismo, la competitività del settore “che passa per la robustezza del settore. “Come negli altri comparti strategici, anche l’autotrasporto ha necessità di investimenti per il rinnovo della flotta, di incentivi per il Ferrobonus e Marebonus, di vedersi ridotto il cune fiscale e previdenziale del costo del lavoro”. Ma il percorso verso il Mondo Nuovo, ha osservato, “dovrà viaggiare su infrastrutture moderne e libere dalla congestione in stretto collegamento con la catena della logistica e con documenti di trasporto digitali. Un Mondo Nuovo in cui logistica e trasporto saranno protagonisti della ripresa e dello sviluppo del Paese”.