Economia
Arcelor protesta per il fitto alto. Non versa per la seconda volta il canone
Niente versamento a Ilva del canone di fitto relativo a impianti e stabilimenti scaduta ai primi di agosto. Già avvenuto a maggio per la prima rata scaduta
ArcelorMittal Italia non ha versato a Ilva in amministrazione straordinaria anche la rata del canone di fitto relativo a impianti e stabilimenti scaduta ai primi di agosto. Lo confermano ad AGI fonti vicine al dossier. È la seconda volta in pochi mesi che ArcelorMittal non paga il canone. Era già avvenuto per la rata scaduta ai primi di maggio. ArcelorMittal Italia da novembre 2018 gestisce in fitto il gruppo che resta di proprietà di Ilva in amministrazione straordinaria.
Quest'ultima è gestita da tre commissari straordinari nominati dal Mise. Con l'accordo di marzo scorso, quello che ha evitato il protrarsi del conflitto giudiziario al Tribunale di Milano, ArcelorMittal Italia e Ilva in amministrazione straordinaria hanno concordato un dimezzamento del canone, che sino a quel momento era stato di 45 milioni a trimestre. Il dimezzamento non e' comunque uno sconto per ArcelorMittal che con lo stesso accordo ha assunto l'impegno di saldare la parte mancante all'atto dell'acquisto dell'azienda, anticipato di un anno rispetto alla scadenza iniziale.
Pochi giorni dopo la firma dell'accordo a Milano, la situazione è però precipitata causa Covid. ArcelorMittal ha fermato impianti, ridotto ancor di più la produzione e messo in cassa integrazione quasi metà dell'organico.
È saltato così il pagamento di maggio del canone ed ora anche quello di agosto. A quanto pare, ArcelorMittal ne fa non solo un problema di liquidità, tant'é che nemmeno l'indotto appalto viene pagato rispetto alle fatture scadute, ma ritiene che alla luce dell'emergenza Covid anche il canone di fitto, insieme al piano industriale, sia da ridiscutere. Da Ilva in as non è stata presa alcuna iniziativa per il canone non pagato, anche perché, si osserva, è in atto una trattativa con ArcelorMittal circa il coinvestimento dello Stato nel gruppo siderurgico.
Una decisione da prendere dal 24 agosto
Trattativa che stanno conducendo Mef e Invitalia. Ilva in as, a fronte del mancato versamento del canone, potrebbe anche riscuotere la fideiussione versata da ArcelorMittal, ma questo non è stato fatto, stante appunto la situazione in atto. "Dal 24 agosto in poi, una decisione andrà comunque presa e il negoziato in corso, dovrà approdare verso un esito" osservano le fonti ad AGI. Intanto, circa il pagamento ad Alliance Green Services dei primi due bonifici per i lavori fatti nel siderurgico di Taranto (l'impresa si occupa di pulizia industriale degli impianti), sarebbe intervenuta la corporate, e quindi il quartier generale Mittal del Lussemburgo, più che ArcelorMittal Italia, a sbloccare la situazione. L'arrivo del primo bonifico ha permesso ad Ags di pagare oggi lo stipendio di luglio ai propri 170 dipendenti. Ags, che è una joint venture di ArcelorMittal, si era infatti lamentata con i sindacati di avere solo in Italia il problema dei pagamenti (vantava un credito di circa 3 milioni). Non così, invece, nei siti europei di ArcelorMittal dove Ags presta la sua opera.