Asso-consum contro l'anticipo pensionistico di Renzi
L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, si dichiara del tutto contraria ad Ape – Anticipo Pensionisto promosso dal governo Renzi.
L’associazione ritiene sia fortemente penalizzante per i suoi destinatari ossia i nati nel 1950, 1951, 1952 e 1953.
Per questi ultimi sarà possibile andare in pensione tra anni prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero del 2011 ma con una decurtazione pari al 3, 4% a seconda degli anni di anticipo e del reddito effettivo del contribuente, alla quale si aggiungerebbe il taglio specifico sulla parte contributiva.
Ciò che insospettisce è il finanziamento della pensione anticipata da parte delle Banche.
In altri termini l’importo erogato nei mesi di anticipo della pensione è un prestito bancario che il cittadino, una volta raggiunta l’età minima della pensione di vecchiaia, è tenuto a restituire.
Quali sono, dunque, i benefici e i vantaggi offerti dall’Ape, dal momento che tale provvedimento consta di due tagli per il cittadino: una pensione ridimensionata e un prestito da rimborsare?
Il cittadino si troverebbe fortemente penalizzato oltre che dalla decurtazione in sé, dal peso di un “debito” nei confronti delle banche.
“Basta con questi regali alle banche!” dichiara il presidente Aldo Perrotta “Inoltre, ricordiamoci che le Banche prendono denaro dalla BCE con uno spread massimo dello 0,15%. Se lo Stato pagherà gli interessi ammontanti dal prestito pensionistico, su queste percentuali bene altrimenti si tratterà della solita operazione pro banche!”.