Economia
Atlantia, Perez accende ancora il mercato. Le molte incognite sull'offerta Acs

Gli analisti di Equita fanno notare come da un lato l'interesse di Acs non sarebbe sull'intera quota dell'88% di Aspi detenuta da Atlantia
Alla Borsa piace la mossa di Florentino Perez. A Piazza Affari, continua a correre Atlantia dopo avere ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Acs per acquisire una partecipazione in Aspi. Una decisione da parte del patron del Real Madrid che, potenzialmente, potrebbe sparigliare le carte dell'attuale procedura di vendita della concessionaria su cui l'unica offerta in campo è quella di Cdp-fondi, che proprio prima di Pasqua hanno presentato un'offerta vincolante ora all'esame del cda di Atlantia e dei suoi advisor.
E' proprio la prospettiva di una possibile competizione sul prezzo o comunque, in generale, di un rimescolamento delle carte, a favorire gli acquisti in Borsa con il titolo che dopo la fiammata ieri oggi ha aperto ancora in rialzo del 2,5%, per poi a frenare a +1,3% a 16,5 euro, comunque ai massimi da marzo 2020.
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Nella propria lettera, Acs valuterebbe inizialmente il 100% di Aspi 9-10 miliardi, ed il suo interesse sarebbe vincolato all'approvazione del Pef da parte del Governo, e all'ok parte delle autorità competenti al riassetto.
Inoltre, Acs sarebbe disponibile all'entrata di Cdp e altri investitori nel consorzio ed auspicherebbe in un secondo momento la fusione Aspi-Abertis. Gli analisti di Equita fanno notare come da un lato l'interesse di Acs non sarebbe sull'intera quota dell'88% di Aspi detenuta da Atlantia, al contrario dell'offerta di Cdp-fondi, mentre la valutazione iniziale sarebbe del 4-15% superiore a quella di Cdp (aggiustata per garanzie e potenziali ristori per Covid-19).
"Sarà importante verificare quale quota Acs vorrebbe acquisire di Aspi, se sarà affiancata da altri fondi nel deal e quali aggiustamenti effettuerà alla valutazione di Aspi dopo un'eventuale due diligence", hanno aggiunto gli analisti del broker. Che proseguono: "La fusione di Aspi con Abertis sarebbe positiva per quest'ultima, permettendole di allungare la duration delle concessioni. Sulla base dei nostri calcoli, se in futuro si arrivasse alla fusione Aspi-Abertis e Acs volesse mantenere la stessa quota di Atlantia nella nuova Abertis, dovrebbe acquisire una quota del 42-44% di Atlantia".
In ogni caso, il cda della holding infrastrutturale - supportato dai propri advisor - esaminerà anche la manifestazione d'interesse di Acs parallelamente alla proposta vincolante di Cdp-fondi. Si annunciano settimane "calde" per il dossier e gli acquisti sul titolo Atlantia ne sono la diretta conseguenza.