Economia

Autostrade, i privati pretendono gli stessi profitti dei Benetton. Un salasso

Chi vincerà le elezioni dovrà fare i conti anche con questo problema. Intanto la procura di Roma continua a indagare sulla vendita a Cdp

Autostrade, tariffe stellari fino al 2038. A pagare gli automobilisti

La questione Autostrade continua a tenere banco. Nei giorni scorsi il quotidiano Il Domani aveva svelato l'esistenza di un'indagine in corso top secret sulla vendita della società da parte dei Benetton allo Stato, attraverso Cassa Depositi Prestiti. Operazione decisa dal governo Conte 2 in seguito al crollo del Ponte Morandi, costato la vita a 43 persone il 14 agosto 2018. Ma la questione non è certo stata risolta, ci sono ancora molti aspetti da chiarire, con il rischio che anche questa volta a farne le spese siano solo gli automobilisti che percorrono quelle strade.

L’accordo transattivo - riporta il Domani - con cui lo Stato ha rinunciato alla revoca della concessione per il crollo del ponte Morandi dà di fatto ai Benetton il diritto di fissare il prezzo di vendita (alto) di Aspi. Nel frattempo è stato approvato il nuovo Pef che ha garantito ad Aspi fino al 2038 tariffe stellari e una dinamica degli investimenti e delle manutenzioni analoga a quella della gestione Benetton. L’accordo costringe il governo a garantire la redditività ai fondi stranieri che hanno comprato. Una cosa è certa: reati o non reati, le autostrade erano una vergogna sotto i Benetton e restano una vergogna, forse peggiore, sotto lo Stato.