Economia
Autostrade, la tentazione del blitz per Silk Road e Allianz
Occhio a quel diritto di prelazione dei due soci stranieri sulla quota dell'88%
Il dubbio c'è. Su Autostrade si potrebbe aprire uno scenario che per quanto al momento sembri improbabile preoccupa chi da anni è abituato ai colpi di scena nelle grandi partite della finanza.
Come scrive oggi MF-Milano Finanza, è stato scritto, ma presto dimenticato, che i soci detentori del restante 12% di Aspi, ossia Allianz e il fondo cinese Silk Road hanno il diritto di gradimento sull’eventuale compratore dell’88%, ma hanno anche il diritto di prelazione sulla quota.
L’obiettivo di Cdp, scrive MF, è chiaramente quello di rilevare la quota spendendo la cifra più bassa possibile. Non a caso mentre le stime di alcuni fondi e di alcuni analisti arrivavano a ipotizzare una valutazione anche superiore a 11 miliardi per il 100% di Aspi, Cdp offre massimo 9,5 miliardi, al lordo di possibili danni indiretti. E se alla fine il prezzo offerto dalla Cassa sarà così attraente da spingere Allianz o Silk Road a esercitare la prelazione e rilevare loro l’88%?