Economia
Autostrade, ora occhi sulla Consulta. Tomasi: "Pronti 7 mld di investimenti"
Più possibilità di trovare un accordo sul Governo sulla concessione e sul nuovo assetto azionario e sette miliardi di investimenti da parte della controllata Autostrade per l'Italia. Atlantia scatta al suono della campanella, posizionandosi tra le migliori blue chip di piazza Affari, con un progresso del 3,25% a 14,765 euro, dopo la nuova apertura al dialogo con il Governo. Nel corso della seduta il rialzo si ridimensiona, più o meno in linea col Footsie Mib. In una lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture, commentano infatti da Equita Sim, Aspi ha sottolineato di voler continuare a negoziare oltre il 30 giugno, fermo restando i propri diritti ai sensi dell'articolo 9bis del contratto di concessione (risoluzione in caso di modifiche unilaterali).
Aspi sottolinea di aver gia' impugnato il Milleproroghe ritenendolo incostituzionale e contrario alle disposizioni Ue. Se gli esiti del contenzioso non confermassero la tesi di Aspi (e quindi il Milleproroghe fosse giudicato legittimo), la societa' si riserva di chiedere la risoluzione del contratto, non avendo rinunciato ai diritti che gli accorda l'art. 9bis. Aspi conclude che continuera' a gestire la rete autostradale oltre il 30 giugno essendo la concessione ancora efficace.
Secondo gli esperti di Equita il rinvio dell`esercizio della risoluzione e' un segnale chiaro della volonta' di trovare una soluzione negoziale. Sara' ora importante verificare cosa decidera' il Governo e quali saranno i termini dell`eventuale negoziato. Per Atlantia (rating hold e target price di 16,8 euro confermati) l`accordo e' importante in questa fase di incertezza per l'effetto Covid-19 sul traffico, l`elevato leverage, il rating junk e le incertezze introdotte dal Milleproroghe (indennizzo in caso di revoca della concessione e passaggio al sistema tariffario Rab based).
Gli esperti di Banca Imi segnalano che con la lettera di ieri, da un lato Aspi (rating hold e tp 23,6 euro confermati) aumenta le possibilita' di raggiungere un accordo - estendendo la deadline - ma dall'altro prende tempo visto che l'8 luglio la Corte Costituzionale decidera' sulla legittimita' del Decreto Genova. Un esito a favore dell'azienda, potrebbe aiutare a risolvere la situazione di stallo sul decreto Milleproroghe, che molto probabilmente sarebbe considerato incostituzionale a sua volta, in quanto uniteralmente ha cambiato il contratto, come ha fatto il Decreto Genova.
"Nel ruolo che ricopro non posso che cercare di essere ottimista. E' da luglio del 2019 che dialoghiamo con il governo per cercare un componimento della situazione", ha spiegato l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, parlando a 24Mattino su Radio 24.
"Ovviamente - ha sottolineato il top manager della societa' del gruppo Atlantia - abbiamo messo in atto tutte le azioni di tutela necessarie sia nei confronti dell'Europa che dei tribunali amministrativi per salvaguardare gli interessi dell'azienda. Parliamo di 7 mila dipendenti, di 7 miliardi di investimenti pronti a partire con progetti esecutivi approvati. Quindi un quadro di riferimento complesso e che deve essere considerato un valore per il sistema paese”.
"Nel sistema - ha aggiunto Roberto Tomasi - emerge una non gestione o una non corretta gestione del sistema infrastrutturale del paese. Ci vuole una pianificazione di medio e lungo termine". "Nell'ultimo anno - ha aggiunto - nella collaborazione con il ministero sono stati fatti grandissimi passi in avanti". "E' mancata una visione strategica della manutenzione; la mancanza di una chiara definizione non ha prodotto un piano di manutenzione coerente con le necessita'", ha concluso il Ceo di Aspi.