Economia
Autostrade: rincaro pedaggi dal 1 agosto, nuova stangata per gli automobilisti
Il 31 luglio scade congelamento pedaggi deciso da Milleproroghe. Non c’è pace per automobilisti: dopo caro-benzina in arrivo aumenti per tariffe autostradali
Autostrade: rincaro pedaggi dal 1 agosto, rischio di nuova stangata per gli automobilisti, dopo l'aumento della benzina
A partire dal prossimo 1 agosto una nuova stangata potrebbe abbattersi sulle tasche degli automobilisti italiani e su quanti si sposteranno in auto per andare in vacanza: il 31 luglio scade infatti il congelamento degli aumenti tariffari per i pedaggi autostradali stabilito dal decreto Milleproroghe varato alla fine di dicembre dello scorso anno.
Lo denuncia Assoutenti, che si appella al Mims e al Ministero dell’economia per evitare una ulteriore mazzata sulle tasche delle famiglie.
“Il decreto Milleproroghe ha disposto la sospensione di qualsiasi adeguamento tariffario dei pedaggi sulla quasi totalità (il 98%) delle tratte autostradali in concessione – spiega il presidente Furio Truzzi – Una misura, tuttavia, che avrà validità solo fino al prossimo 31 luglio, e che se non sarà prorogata farà scattare a partire dall’1 agosto pesanti aumenti tariffari su tutta la rete”.
“Un rincaro che non solo arriverebbe quando milioni di italiani si spostano lungo le autostrade per le vacanze estive, ma che andrebbe ad aggiungersi ai pesanti aumenti dei prezzi di benzina e gasolio registrati negli ultimi mesi, realizzando una nuova stangata per le famiglie e trasformando le vacanze in un “massacro” – prosegue Truzzi – Ricordiamo che le tariffe autostradali praticate in Italia sono già le più alte d’Europa, seconde solo a quelle della Francia, e che il servizio è in costante peggioramento con rallentamenti, cantieri, code e disagi oramai quotidiani su tutta la rete”.
Una beffa per i consumatori contro la quale Assoutenti chiede oggi l’intervento del Mims e del Ministero dell’economia, affinché sia bloccato qualsiasi aumento dei pedaggi e sia evitato l’ennesimo danno per le famiglie, già impoverite da un anno e mezzo di Covid.