Bail-in, l'Eurotower avverte Visco: le regole non si cambiano
Il coro unanime che si e' elevata dal Forex di Torino dove il Governatore Visco, sostenuto da tutti i banchieri italiani, ha chiesto di rivedere l'applicazione del bail in e' stato stroncato sul nascere dalla Bce. Secondo il governatore della Banca d'Italia sarebbe "auspicabile" una revisione delle nuove norme sui salvataggi bancari (bail-in) dato che la direttiva europea sui salvataggi (Brrd) "contiene una clausola che ne prevede la revisione, da avviare entro giugno 2018. auspicabile che questa occasione sia ora sfruttata, facendo tesoro dell'esperienza, per meglio allineare la disciplina europea con gli standard internazionali".
Ma da Francoforte hanno fatto sapere informalmente che "non ci sono piano per cambiare. La direttiva e' stata adottata nel 2014 con il consenso di una stragrande maggioranza al Parlamento Europeo e con l'accordo unanime degli stati membri. Da un anno e mezzo si sa che il bail in dei creditori avrebbe protetto i contribuenti".
Ovvero, l'avete approvato anche voi a suo tempo e, soprattutto, avete avuto il tempo necessario per la fase di adattamento. Secondo Visco, quando si e' introdotta la direttiva "non si e' prestata sufficiente attenzione alla fase di transizione": nel corso dei lavori tecnici per la definizione della direttiva Bankitalia e Mef avevano avvertito che "l'applicazione immediata e soprattutto retroattiva dei meccanismi di burden sharing e del bail in avrebbe potuto comportare rischi per la stabilita' finanziaria" e che "sarebbe stato preferibile un passaggio graduale e meno traumatico traumatico, tale da permettere ai risparmiatori di acquisire piena consapevolezza del nuovo regime e di orientare le loro scelte di investimento in base al mutato scenario".
Al Forex hanno fatto eco al Governatore anche il Ceo di unicredit, Federico Ghizzoni, secondo il quale "Il richiamo alla possibilita' di rivedere le norme sul bail-in e' legalmente possibile nel 2018 e quindi e' un richiamo importante perche' una riflessione va comunque fatta", ma anche Gian-Maria Gros Pietro, presidente del consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, con un periodo di transizione "le banche avrebbero potuto trovare soluzioni alternative evitando che l'impatto delle regole contribuisse ad alimentare la volatilita' del mercato". "Se sul Bail-in ci fosse stata una fase transitoria per capire meglio i dettagli dell'operazione, alcuni errori non si sarebbero commessi", ha aggiunto Gaetano Micciche'.