Economia
Balneari, faro Ue sulla proroga: "Valutiamo possibile incompatibilità"
L'esecutivo europeo torna sulla vertenza: "Le legislazioni nazionali devono promuovere la modernizzazione del settore"
Concessioni balneari, Ue: "La trasparenza e la concorrenza leale darebbero certezza del diritto e stimolerebbero gli investimenti"
Dopo il richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul caso balneari l’esecutivo europeo torna sulla vertenza. “Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del 'decreto Milleproroghe', che prorogherebbe ancora – almeno fino al 31 dicembre 2024 – le attuali concessioni balneari in Italia, è stata promulgata dal presidente della Repubblica italiana con riserva, in particolare in relazione con “profili di incompatibilità con il diritto europeo” del presente provvedimento. La Commissione valuterà ora attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, al fine di valutarne l'adeguato seguito", ha affermato la portavoce della Commissione europea.
“La Commissione ha seguito con attenzione gli sviluppi in Italia del sistema normativo sulle concessioni balneari, oggetto di un procedimento di infrazione pendente avviato a dicembre 2020 e che aveva portato a un primo importante passo con l'adozione della legge sulla concorrenza a luglio 2022. Cogliamo l'occasione per ribadire che il diritto dell'Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento dei fornitori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l'innovazione e la concorrenza leale, prevedano un'equa remunerazione degli investimenti effettuati e proteggano dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese".