Banca Carige, nuovo piano al 2020: taglio di mille dipendenti e 120 filiali
Banca Carige, prevista una riduzione dei costi operativi del 23% al 2020
Chiusura di 121 filiali, di cui 58 già chiuse nel corso del primo semestre 2017 e 63 filiali da chiudere entro il 2018, e uscita di circa mille dipendenti. E' quanto indicano le slide di presentazione del piano industriale di Banca CarigeE al 2020, che prevede una riduzione dei costi operativi del 23% a fine periodo. Il numero delle filiali di banca Carige sarà ridotto dalle 576 di fine 2016 (erano 518 a inizio di luglio) a 455 del 2020, mentre il numero dei dipendenti dell'istituto scenderà da 4.873 (4.742 a inizio luglio) a circa 3.900. Nel piano sono state previste e stanziate le risorse per garantire la gestione degli esuberi. I tagli del personale previsti dal nuovo piano preparato dall'amministratore delegato Paolo Fiorentino sono circa 500 in più rispetto al piano predisposto lo scorso febbraio.
CARIGE: PIANO, NEL 2018 UTILE DI 25 MLN E DI 146 MLN NEL 2020 =
Banca Carige punta a un utile netto di 25 milioni di euro nel 2018 e di 146 milioni nel 2020. A fine piano il Cet1 dovrebbe attestarsi al 13,9%, il Texas ratio al 61,8% e il Rote al 6,5%. Il prossimo anno il margine di intermediazione è previsto a 576 milioni e a 729 milioni nel 2020 e il margine di interesse rispettivamente a 284 milioni e a 387 milioni.
CARIGE: RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DI OLTRE 1 MLD CON CONVERSIONE BOND
La banca Carige punta a un rafforzamento patrimoniale di oltre un miliardo di euro. Il rafforzamento sarà realizzato attraverso l'aumento di capitale da 560 milioni di euro (500 milioni più un'eventuale tranche di 60 milioni) e altri 480 milioni dall'operazione di Lme, la conversione di bond subordinati, e dalla cessione di asset.
CARIGE: FIORENTINO, FIDUCIOSI IN RILANCIO, ALCUNE CONDIZIONI DOLOROSE
"Siamo fiduciosi nelle possibilità di rilancio della banca, naturalmente a certe condizioni, alcune anche dolorose". Così Paolo Fiorentino, Ceo di Banca Carige. Per la banca, è previsto un rafforzamento patrimoniali di oltre un miliardo di euro: "Siamo confidenti che tutte le tre azioni di rafforzamento vadano in buca", aggiunge l'amministratore delegato. Si tratta, in particolare, dell'aumento da 560 milioni, delle cessioni e della conversione dei bond. Queste due ultime genereranno capitale per circa 480 milioni.
CARIGE: PIANO, CREDITI DETERIORATI -54% NEL 2018
Riduzione delle non performing exposure del 54% a fine 2018 e del 58% al 2020. E' uno degli obiettivi del piano industriale di Carigeal 2020. Lo stock complessivo di Npe della banca dovrebbe ridursi dai 7,3 miliardi di euro della fine dello scorso esercizio a 3,4 miliardi nel 2018 e 3,1 miliardi nel 2020, al di sotto dei limiti richiesti dalla Bce. Il livello di Npe ratio netto scenderà dal 21,9% all'8,1%. Il coverage sull'aggregato complessivo è previsto salire di oltre 8 punti percentuali nel corso del piano, dal 49,7% del 2016 al 57,8% del 2020, in particolare per gli accantonamenti effettuati sul portafoglio di unlikely to pay. Il costo del rischio potrà ritornare su "livelli sostenibili", nell'ordine dei 55 punti base al 2020, si spiega dalla banca. La riduzione dello stock di Npe sarà accompagnato da una strategia di de-risking e de-leveraging, insieme a un rafforzamento ulteriore della gestione sui nuovi impieghi. La strategia prevede, oltre alla cessione di un portafoglio di sofferenze di circa 940 milioni finalizzata lo scorso agosto, una nuova cessione, già in fase avanzata, di sofferenze per un controvalore fino a 1,4 miliardi di euro, la cessione di 500 milioni di euro di posizioni classificate come inadempienze probabili e la cessione della piattaforma Npl a un operatore terzo specializzato, al quale sarà affidata la gestione con la definizione di un servicing agreement.
A Piazza Affari il titolo Carige, dopo una prima parte di seduta positiva, ha chiuso le contrattazioni con una flessione dell'1,81% a 0,239 euro.