Banca Etruria, “Il prospetto falso fu opera del direttore generale”
Caso Banca Etruria: il verbale che aiuta il padre della Boschi e i membri del Cda
Resta ancora indagato per falso in prospetto informativo e fra gli accusati nell'inchiesta madre della bancarotta semplice e fraudolenta. In più, i magistrati devono ancora valutare se la delega basti a esimerlo assieme agli altri consiglieri da responsabilità penali.
Ma stando a quanto riferisce Repubblica, Pierluigi Boschi, l'ex vicepresidente della banca aretina commissariata e padre dell'ex ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, e gli altri membri del cda non ebbero un ruolo nella stesura del prospetto falso con cui il gruppo lanciò sul mercato 300 milioni di obbligazioni subordinate.
Un prospetto, sanzionato poi dalla Consob, che fu soltanto opera dell'ex direttore generale Luca Bronchi. Un documento della Guardia di Finanza di Arezzo e depositato alla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario - spiega Repubblica - rivela quale fu la procedura seguita da Etruria.
Sono ricostruiti i passaggi e le delibere firmate da chi governava la Popolare e viene fuori che effettivamente fu affidato al solo Luca Bronchi, direttore generale, l’emissione delle obbligazioni. Il riferimento è a ciò che successe nella banca il 15 marzo 2013, data cruciale per il destino delle tante famiglie che poi acquisteranno i titoli spazzatura.