Economia
Banca Intesa conferma 3 miliardi di dividendi e prende tempo su Generali
Generali: Messina, non siamo ancora al disegno della struttura dell'operazione. Il titolo Intesa corre a Piazza Affari
Messina ha sottolineato che "ogni analisi su una potenziale operazione di M&A segue tre fasi, che costituiscono le regole del gioco. Le prime due - ha aggiunto - sono la valutazione del rispetto delle nostre priorità di preservare il capitale e la capacità di creare e distribuire valore per gli azionisti, e l'analisi del razionale industriale in relazione al nostro piano industriale". "Solo se e quando queste analisi hanno successo si passa al terzo e conclusivo step, cioè il disegno della struttura della possibile operazione di M&A". Su Generali, quindi, "stiamo facendo solo il secondo step delle analisi, stiamo controllando le potenziali combinazioni industriali in relazione alle priorità del piano. Ci prenderemo tutto il tempo necessario per una valutazione completa e solida - ha concluso Messina - e una volta finita questa valutazione saremo in posizione di verificare se'un deal con Generali merita di entrare nel terzo step dell'analisi".
Spiegando i principi delle valutazioni effettuate dall'istituto sul razionale strategico di possibili operazioni di M&A, Messina ha notato in particolare che "le risorse umane sono il fattore chiave per il successo di ogni organizzazione e quindi il personale delle società coinvolte deve essere valorizzato, specialmente per quanto riguarda le persone che si occupano di relazioni con i clienti".
"Il Ceo di Intesa ha detto che qualsiasi operazione di M&A non deve cambiare la solidità patrimoniale e il dividendo 2017 del gruppo. Questo è piaciuto al mercato perchè il rischio era una riduzione del dividendo in caso di operazione con Generali", ha spiegato un gestore. Invece il top manger ha dichiarato nel corso della conference call che "in ogni caso il dividendo" del 2017 "sarà almeno di 3,4 miliardi. Penso che siamo ancora nella condizioni di pagare 4 mld per il 2017, ma a causa del contesto sfidante è prudente indicare 3,4 mld che centra pienamente i target".