Banche venete, dopo i soldi il nome. Verso un nuovo brand meno 'compromesso'
Secondo le indiscrezioni, risolto il problema del possibile intervento privato pre-ricapitalizzazione,per le 2 Popolari si aprirà il capitolo marchi.Ecco perchè
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Preparatevi a dire addio ai marchi Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, così come li conoscete. Già perché, fanno notare gli analisti finanziari che seguono da vicino i due delicati dossier delle banche venete, risolto il problema del possibile intervento privato all'interno della ricapitalizzazione precauzionale dello Stato ("è solo questione di tempo e di garanzie", si commenta nella City milanese), prima ancora di quello dei costi (esuberi e filiali), per le due Popolari nordestine si aprirà il capitolo marchi, sia in ambito stand-alone che in quello post-fusione bancaria.
L'obiettivo sarà quello di traghettare il business bancario verso due brand, o uno soltanto, con un nome meno "compromesso" presso il retail, ancora scottato per lo scandalo delle azioni polverizzate.
L'emergenza, infatti, è quella della raccolta, frenando la fuga dei depositi per ripartire dopo aver rafforzato le basi patrimoniali. L'anno zero per Vicenza e Montebelluna, dunque, coinciderebbe con la ricreazione della fiducia nel nuovo corso.
La decisione, si fa notare, verrà presa di concerto da Via XX Settembre che diventerà il maggior azionista dei due gruppi e dai capofila dell'intervento di sistema Intesa-UniCredit, che faranno pesare la loro expertise. Scommesse sul nome/nomi dei nuovi marchi? Il presidente della Popolare di Vicenza Gianni Mion la soluzione ce l'ha già in tasca: Banca del Nordest. Ma gli azionisti saranno più d'uno e bisognerà sentire anche gli altri pareri...