Economia
Banco Bpm, Girondi fa cassa. Più fondazioni nel patto per contare nel risiko
Le fondazioni azioniste salgono al 6,2% come quota del patto grazie a tre nuovi ingressi.I privati scendono al 4,7% dopo che il "re dei filtri" ha venduto il 2%
Girondi, che è titolare di Ufi, una multinazionale leader a livello globale nella produzione di filtri per automotive. Aria, benzina, olio: qualunque fluido o liquido passi per l’automobile viene filtrato dai suoi prodotti. Mantovano, 66 anni, Girondi ha deciso che era giunto il momento di passare all’incasso ricevendo, a valori di mercato, un’ottantina di milioni. Non male, se si pensa che per una quota vicino al 5% l’imprenditore aveva speso circa 115 milioni a novembre dello scorso anno.
Vendere una parte adesso che il Banco sta letteralmente volando (anche se negli ultimi 30 giorni il trend si è un po’ invertito), con un incremento del 43,67% negli ultimi sei mesi proprio sull'appeal speculativo del risiko del credito è sembrata la mossa più logica. Oltretutto, mantenendo comunque una quota intorno al 3% che permetterà di massimizzare quando – e ormai è solo questione di mesi – le trattative entreranno nel vivo.
Le vicende Ubi e Creval insegnano, tra l’altro, che se dovesse essere lanciata un’Opa, il prezzo non sarà mai quello iniziale, ma quello maggiorato dalle crescite delle successive sessioni si borsa. Insomma, non resta che aspettare. Ma è chiaro che l’autunno porterà con sé un’altra grande operazione. E non sarà neanche l’ultima. Che le mosse siano però più vicine da quel che sembra vista la corsa delle fondazioni?