Economia

Bce: crescita superiore alle attese. Patto di stabilità, Italia a rischio

Bce: crescita superiore ad attese, no a nuovi tagli tassi. Bce: rispetto Patto stabilita' insufficiente, Italia a rischio

Bce: crescita superiore ad attese, no a nuovi tagli tassi



La Bce prevede ritiene l'economia dell'Eurozona possa crescere piu' delle attese e che i rischi sulle prospettive di crescita siano "bilanciati". Per questo esclude nuovi tagli dei tassi di interesse. E' quanto si legge nell'ultimo bollettino mensile dell'istituto, secondo il quale le ultime informazioni discponibili confermano un "maggior slancio dell'economia dell'area dell'euro, che, secondo le proiezioni, dovrebbe crescere a un ritmo piu' rapido rispetto alle attese". Per questo "ritiene che i rischi per le prospettive di crescita siano ora sostanzialmente bilanciati". "In tale contesto - si legge nel rapporto - e' sempre piu' ridotta la probabilita' che si verifichino scenari avversi per le prospettive della stabilita' dei prezzi, in particolare per effetto dell'attenuazione dei rischi di spinte deflazionistiche". Il Consiglio direttivo "ha pertanto deciso di eliminare il riferimento a eventuali tagli dei tassi di riferimento dalle indicazioni prospettiche (forward guidance)". "Al tempo stesso - prosegue il bollettino - l'espansione economica deve ancora tradursi in una dinamica dei prezzi piu' vigorosa. Finora, le misure dell'inflazione di fondo continuano a rimanere moderate e non hanno per il momento mostrato segni di un convincente andamento al rialzo. Pertanto e' appropriato mantenere un grado molto elevato di accomodamento monetario".



Bce: rispetto Patto stabilita' insufficiente, Italia a rischio



In diversi paesi, "gli aggiustamenti strutturali sono insufficienti rispetto ai requisiti del PSC (Patto di Stabilita' e di Crescita, ndr.) nonostante il miglioramento delle condizioni economiche". E' quanto si legge nell'ultimo bollettino della Bce, in cui si evidenzia che "in prospettiva, tali paesi rischiano di avere ridotti spazi di manovra nell'utilizzo delle politiche di bilancio a fini di stabilizzazione nella prossima fase recessiva e potrebbero persino dover ricorrere a un loro irrigidimento prociclico. Il possibile innalzamento dei tassi di interesse potrebbe esercitare ulteriori pressioni sui bilanci". "Quanto all'Italia - si legge nel rapporto - e' stata rinviata la decisione sull'avvio di una procedura per disavanzo eccessivo". La Commissione intende riesaminare il rispetto del criterio del debito sulla base del documento programmatico per il 2018 e della previsioni economiche d'autunno 2017". "In generale - si legge nel bollettino - i casi di applicazione della regola del Patto di Stabilita' e di Crescita relativa al debito basati sul rispetto del meccanismo preventivo nel medio termine e su dati convalidati ex post rischiano di produrre un indebito ritardo nelle decisioni finali sull'avvio di PDE (procedure pwer disavanzi eccessivo) per violazione del criterio del debito. Nel frattempo, carenze negli aggiustamenti strutturali rispetto ai requisiti del Patto potrebbero ulteriormente incrementare i rischi per la sostenibilita' del debito. "In prospettiva - suggerisce la Bce - perche' sia garantita un'efficace attuazione della regola del Patto relativa al debito, la valutazione dell'osservanza del criterio del debito dovrebbe essere ulteriormente precisata sulla base di fattori chiaramente quantificabili". "In conclusione - scrive la Bce - il Patto di Stabilita' e di Crescita e' stato oggetto nel tempo di frequenti modifiche e interpretazioni, divenendo cosi' molto complesso. Cio' rende piu' difficile un'applicazione delle norme da esso previste coerente tra paesi e nel tempo. Inoltre, la qualita' di un quadro di riferimento in materia di bilancio e' importante quanto la sua attuazione. A tale riguardo, l'applicazione compiuta, giuridicamente corretta e coerente delle norme del Patto di crescita e stabilita' e' responsabilita' comune della Commissione europea e del Consiglio. E' di fondamentale importanza per la credibilita' del Patto".



Bce, allarme su scelte protezionistiche di Trump



La Bce ritiene che i "rischi al ribasso per la crescita mondiale siano diminuiti nell'ultimo anno, ma non sono scomparsi" e in particolare lancia l'allarme sulle scelte dell'amministrazioni Trump negli Usa. E' quanto si legge nell'ultimo bollettino mensile dell'istituto di Francoforte, il quale evidenzia come siano "emersi nuovi fattori di rischio, in particolare l'incertezza circa le intenzioni della nuova amministrazione statunitense in materia di politiche di bilancio e soprattutto commerciali; quest'ultime potrebbero comportare significativi effetti negativi per l'economia globale". La Bce non teme la normalizzazione della politica monetaria della Fed. "Un'attenta comunicazione da parte del Federal Reserve System, unita a un percorso molto graduale di inasprimento della politica monetaria e a una diminuzione delle vulnerabilita' delle maggiori EME - si legge nel rapporto - sembra aver attenuato il rischio di un inasprimento disordinato delle condizioni di finanziamento a livello mondiale. Dall'altro lato, nonostante gli interventi a sostegno dell'attivita' economica abbiano contribuito ad attenuare le preoccupazioni riguardanti le prospettive a breve termine della Cina, le vulnerabilita' nel medio periodo rimangono elevate, in relazione all'ulteriore crescita della leva finanziaria. Inoltre, rimangono alte le tensioni geopolitiche. Al tempo stesso, sono emersi nuovi fattori di rischio, in particolare l'incertezza circa le intenzioni della nuova amministrazione statunitense in materia di politiche di bilancio e soprattutto commerciali; quest'ultime potrebbero comportare significativi effetti negativi per l'economia globale. Inoltre, l'atteso graduale recupero dell'economia mondiale dipende da una serie di ipotesi riguardanti le scelte di politica economica e continua a fare ampio affidamento sul sostegno offerto dalle politiche monetarie e di bilancio in atto. Nel complesso, quindi, nonostante sembri che alcuni rischi per le prospettive globali siano diminuiti, il loro insieme resta orientato al ribasso".