Economia

Bce, Draghi scioglie le riserve sul Qe: a dicembre nuovi stimoli monetari

Mario Draghi ha energicamente rilanciato lo scenario di un potenziamento degli stimoli all'economia della Bce a dicembre e lo spread Btp/Bund e' sceso sotto 100 punti base, fino al minimo intraday a 97,818 pb, e tratta ora a 98,926 pb in scia alle parole da colomba del presidente della Bce, Mario Draghi, al Parlamento europeo. Anche il cambio euro/usd ha reagito. Il cross e' sceso da 1,0740 fino al minimo intraday a 1,0691 ed e' ora a 1,0715. "Seguiremo da vicino i rischi per la stabilita' dei prezzi e valuteremo accuratamente la forza e la persistenza dei fattori che rallentano il ritorno dell'inflazione" verso il target del 2%. "Nella riunione di politica monetaria di dicembre riesamineremo il grado di accomodamento della politica monetaria", basandoci sulle "proiezioni degli esperti dell'Eurosistema", ha dichiarato Draghi puntualizzando che "se dovessimo concludere che il nostro obiettivo della stabilita' dei prezzi a medio termine e' a rischio, agiremo utilizzando tutti gli strumenti disponibili all'interno del nostro mandato per garantire che venga mantenuto un adeguato livello di accomodamento monetario".

Draghi ha voluto poi puntualizzare che "il programma di acquisto di asset e' considerato uno strumento particolarmente potente e flessibile. Abbiamo sempre detto che gli acquisti potrebbero proseguire oltre settembre 2016" nel caso il trend dell'inflazione deluda. Inoltre "potrebbero essere attivati anche altri strumenti per rafforzare l'impatto del programma di acquisti, se necessario". "Non esiteremo ad agire", ha affermato durante una audizione al Parlamento europeo, se al Consiglio direttivo "dovessimo concludere che si sono materializzati rischi sui nostri obiettivi", di favorire un ritorno dell'inflazione a livelli accettabili nel medio termine. Intanto gli ultimi dati "hanno confermato che la ripresa economica nell'area euro sta progredendo moderatamente. Finora - ha proseguito Draghi - l'attività ha mostrato un qualche grado di resistenza a fronte delle influenze esterne che tendono ad indebolire la domanda. Mentre la domanda esterna ha frenato, le quote di esportazioni sono cresciute".

"I costi dell'energia più bassi e le nostre misure di politica monetaria stanno sostenendo i consumi - ha detto - e in maniera crescente la formazione di capitale". Secondo Draghi però, al momento "sono chiaramente visibili" i rischi di indebolimento su crescita e inflazione che derivano dal quadro globale (tra i cali del petrolio e la frenata delle economie emergenti).

Draghi "ha continuato a usare un tono da colomba, mantenendo alta l'attenzione del mercato sulla riunione di dicembre durante la quale il QE potrebbe essere potenziato, con un eventuale taglio anche del tasso sui depositi", sottolinea uno strategist, puntualizzando pero' che il numero uno dell'Istituto di Francoforte "non ha detto nulla di nuovo". Il rendimento degli Schatz tedeschi a due anni ha aggiornato il minimo storico al -0,37% proprio durante i discorso di Draghi.

Tale andamento al ribasso, spiegano gli strategist di Unicredit, riflette la crescente speculazione su un taglio del tasso sui depositi da parte della Bce. I titoli tedeschi a due anni stanno viaggiando da marzo a una media di 3 punti base sotto al tasso sui depositi e, puntualizzando gli esperti, l'attuale livello prezza una probabilita' del 55% di un taglio di 15 punti base da parte dell'Istituto di Francoforte. Il membro della Bce, Benoit Coeure, ha puntualizzato che la Banca prende le sue decisioni "in funzione dell'economia, non dei mercati finanziari. L'interrogativo che ci poniamo attualmente verte su alcuni fattori specifici come il calo dei prezzi delle materie prime: assistiamo ad andamenti transitori o destinati invece a impedire durevolmente il ritorno a un'inflazione attorno al 2%? Nella seconda ipotesi sarebbero da adottare ulteriori misure. Prenderemo una decisione in dicembre". Ora il mercato resta in attesa delle aste di Btp. Il Tesoro italiano collocherà fino a 5,5 mld di euro di titoli a 3, 7, 24 e 25 anni.