Economia

Bce: Lagarde, la “Signora Zerbino” colpisce ancora

Di Giuseppe Vatinno

La capa della Banca Europea continua ad alzare i tassi di interesse mettendo in ginocchio gli italiani con i mutui che schizzano alle stelle

Tuttavia una cosa è tenerla sotto controllo ed un’altra è mandare l’Europa in recessione, come sempre la premier ha denunciato chiaramente. Infatti se il costo del denaro è troppo alto la gente, le aziende rimandano acquisti e progetti. Ma torniamo alla “Signora Zerbino”. Perché la chiamano così?

Tutto deriva da una imbarazzante lettera indirizzata al suo capo Nicolas Sarkozy che le fu trovata in un cassetto durante una perquisizione della polizia:

"Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente

1) Sono al tuo fianco per servire te e servire i tuoi progetti per la Francia

2) Ho fatto del mio meglio e posso avere fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono

3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un'ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole

4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting

5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace, senza sostegno rischio di essere poco credibile. Con la mia immensa ammirazione. Christine L".

Da allora è conosciuta come la “signora Zerbino” e sui Social girano ancora suggestivi memi di lei appecoronata al suolo con collare sadomaso mentre bacia la mano del Padrino Sarkozy. Però da allora la sua carriera è decollata.

Dicevamo che la Lagarde odia l’Italia. L’ultima dimostrazione qualche giorno fa con la decisione del nostro Paese di indicare Piero Cipollone per sostituire nel board Fabio Panetta alla Bce, che è stato proposto come nuovo governatore di Bankitalia. La Lagarde, a tal proposito, si è espressa con un eloquente “meglio una donna”. E questo fa capire come ragioni la Signora Zerbino. Per lei non è importante il merito ma appunto solo il “genere” senza tenere in alcun conto il resto. Questo modo di procedere -e cioè per appartenenza a qualche gruppo indipendentemente dalla bravura- ha prodotto i noti guasti mondiali a cui solo ora si sta cercando di porre un argine.