Economia

Bce: rimbalzo Pil addio se lockdown oltre marzo. Pronti a espandere il Pepp

La Banca centrale europea è pronta ad aumentare la dotazione del Pandemic Emergency Purchase Programme (Pepp) se questo dovesse rendersi necessario ma al tempo stesso potrebbe non spendere interamente la dotazione di 1.850 miliardi di euro se le condizioni non dovessero richiederlo. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo al forum Reuters Next sul futuro dell'Eurozona dopo la pandemia e la Brexit.

"Il Pepp contiene in sè le parole emergenza e pandemia - ha detto Lagarde - quindi è di sua natura eccezionale e fra le sue doti ha la flessibilita'. Abbiamo già incrementato due volte la sua dotazione per raggiungere il nostro scopo di mantenere condizioni di finanziamento favorevoli e fornire sostegno all'economia. Siamo determinati a continuare a farlo e se occorrerà aumenteremo ancora la sua dotazione ma se non sara' necessario spendere tutta la dotazione attuale non lo faremo".

Per il momento, però, ha precisato la Lagarde le stime pubblicate a dicembre dalla Bce sulla crescita economica 2021-2023 rimangono valide e non hanno alcun bisogno di essere riviste. "Alcuni degli elementi di incertezza che avevano caratterizzato la fine dello scorso anno, come le elezioni per la Casa Bianca, il Senato negli Usa e la Brexit - ha spiegato la numero uno dell'Eurotower - si sono risolti e anche se rimane incertezza sull'andamento della pandemia e sui programmi di vaccinazione, abbiamo comunque iniziato il 2021 su una base piu' positiva di quanto alcuni potrebbero credere".

Le previsioni Bce, ha aggiunto Lagarde, aveva basato le proprie stime sull'assunto che le misure di lockdown sarebbero state estese in molti paesi fino alla fine di marzo per cui quanto sta accadendo ora rientra nel quadro previsionale. Un problema potrebbe dunque sorgere se le misure di lockdown continueranno dopo la fine del primo trimestre.

Gli economisti del settore privato stanno già tagliando le loro prospettive di crescita, con Bank of America che ora stima un'espansione del 2,9%, un punto percentuale in meno rispetto alle proiezioni precedenti della banca (+3,9% la stimadi dicembre dell'Eurotower). Per sostenere la zona euro, la Bce ha già esteso la propria politica ultra-accomodante fino al 2022, anche se, con i tassi d'interesse già ai minimi storici e in territorio negativo in alcuni paesi della zona euro, le misure di stimolo a disposizione dell'istituto sono limitate.

Il numero uno della Bce ha poi ribadito che il Vecchio Continente "avrà l'euro digitale e sperabilmente non ci vorranno più di cinque anni". "Nel mondo del fintech le cose si muovono a grandissima velocita' - ha aggiunto - quindi dobbiamo essere pronti ma avendo sempre in primo piano la sicurezza. Guardando alle esperienze nel resto del mondo, in Cina, dove sono in corso esperimenti su "scala cinese", ci sono voluti cinque anni dal primo progetto ad oggi. Quindi per quanto ci riguarda non avverrà domani, ci vorrà del tempo ma avremo l'euro digitale che non soppianterà ma affiancherà le banconote. E spero che non ci vogliano piu' di cinque anni ma chissà dove ci porterà la continua accelerazione che c'e' nel mondo fintech. Di sicuro l'euro digitale risponde alla forte domanda che c'e' da parte dei cittadini europei".

Sempre sul tema fintech, invece, "il bitcoin è un asset del tutto speculativo, e certamente, mi dispiace ma non è una moneta". Lagarde ha sottolineato come il bitcoin sia stato utilizzato per molte attività illegali e debba essere regolato a livello globale.