Economia

Tassi, dalla Bce alla Fed: le banche centrali ci hanno dato un taglio. Ecco come affrontare le strategie di investimento nel 2025

Tutte le principali banche occidentali stanno tagliando il costo del denaro: è un'inversione di tendenza globale oramai e sarà un sostegno per i mercati finanziari nei prossimi mesi

di Francesco Megna

Il 2025 tra volatilità e opportunità: strategie di investimento per affrontare la nuova era dei tassi bassi 

Per la quarta volta nel 2024 la BCE ha ridotto il costo del denaro dal 3,25% di Ottobre al 3%.  Christine Lagarde, Presidente dell'Istituto Centrale, prosegue con cautela e progressivamente la più difficile e veloce stretta monetaria degli ultimi 25 anni che ha comportato dieci rialzi ininterrotti cominciati poco più di due anni fa che ha portato il tasso sui depositi presso la Banca Centrale Europea sino al 4%. Tutte le principali banche occidentali stanno tagliando il costo del denaro: è un'inversione di tendenza globale oramai e sarà un sostegno per i mercati finanziari nei prossimi mesi.

L'inflazione è in frenata ovunque: In Europa il processo è più maturo con una inflazione vicina al 2% mentre negli States dopo qualche esitazione nei primi mesi del 2024 la discesa ha ripreso vigore. A fronte di politiche fiscali progressivamente meno espansive il calo dei tassi è destinato a procedere purchè l'inflazione si stabilizzi su livelli coerenti. Sicuramente il taglio dei tassi di interesse favorisce il mercato azionario perchè riduce il costo del credito da parte delle aziende, agevola gli investimenti e migliora di fatto la redditività futura. Ma quali scenari si prospettano per il 2025?

Le azioni europee attualmente sono scambiate ad uno degli sconti più importanti rispetto a quelle globali nell'ultimo decennio, su tutti i principali strumenti di valutazione; circostanza che si è ampliata negli ultimi tempi con l'aumento di corsi delle azioni americane che ha spinto all'insu' la valutazione del MSCI (è un indice sull'azionario internazionale che replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati).

Tra l'altro le azioni europee sono esposte ai ricavi provenienti dagli States col rischio che le tariffe statunitensi potrebbero impattare sui ricavi delle aziende dell'Eurozona con effetti negativi. Nel complesso quindi la crescita Europea rimarrà più fiacca rispetto a Usa e Canada che, al contrario, vedranno incrementi più importanti.

Come affrontare allora i mercati finanziari? Tre mosse principali: sottopesare la liquidità (inutile tenere il denaro fermo sul conto corrente con tassi oramai bassi); ottimizzare la diversificazione e quindi investire il patrimonio in classi di attività differenti e aumentare il peso dell'azionario, coerentemente con il proprio profilo di rischio e bilanciando gli stili Value e Growth (le azioni cosiddette value sono quelle delle grandi aziende che pagano i dividendi agli azionisti, mentre i titoli growth, ad alta crescita, al momento non pagano dividenti allettanti ma promettono una crescita vigorosa) ; dilatare l'orizzonte temporale dei propri investimenti (l'orizzonte temporale è il periodo di tempo per il quale si intende rinunciare alle proprie disponibilità finanziarie per investirle, ovvero  il tempo necessario per raggiungere il proprio obiettivo di investimento). Il rendimento medio annuo di un investimento azionario negli ultimi 30 anni è stato del 10% circa, le obbligazioni hanno reso mediamente il 4% mentre la liquidità il 2,5% (fonte AIPB).

I mesi a venire si presentano come un quadro foriero di volatilità dove i principali punti del programma del futuro Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, fanno desumere uno sprint dell'economia destinata a esplicitarsi nel 2025, così da portare il PIL oltre il 2%. E' utile quindi sovrappesare la componente azionaria statunitense perchè e' proprio dall'America che ci si attende una forte performance anche per il ritorno sul capitale di aziende dei settori che utilizzano la tecnologia allo stadio più avanzato nonchè di quelle riferibili all'assistenza sanitaria, entrambi impegnati a finanziare progetti di ricerca e sviluppo. La rotazione settoriale favorirà anche le small cap beneficiarie delle politiche economiche della nuova amministrazione statunitense.

Per quanto riguarda invece la componente obbligazionaria va da sè che il ribasso dei tassi di interesse comporta il rialzo dei prezzi delle obbligazioni e dei Titoli di Stato che così accumulano valore in conto capitale. Focus sui bond societari investment grade (investimento più sicuro), caratterizzati da un rating superiore a BBB- che offrono un premio di 40-50 punti base rispetto ai corrispondenti americani. Sono titoli di buona qualità e associati a emittenti di grandi dimensioni con business in crescita e bilanci robusti. Il portafoglio ideale deve avere una duration non superiore ai 4 anni e comunque focalizzato sulla parte breve della curva. 

 

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