Economia
BE, il Ceo Achermann ad Affaritaliani.it: pronti a fare nuove acquisizioni
Stefano Achermann, Ceo di BE, società attivaa nel business consulting e nell'ICT quotata sul segmento Star di Borsa, fa il punto sull'andamento del gruppo
A Piazza Affari sono i giorni della Star Conference, evento giunto alla diciottesima edizione in cui i protagonisti, le società dell'indice FTSE Star, si organizzeranno in 2.300 meeting per incontrare gli investitori specializzati. L'indice FTSE Star è composto da 73 società che hanno raggiunto la capitalizzazione di 37,8 mld di euro, in questi anni di delusioni degli investitori della Borsata italiana il FTSE Star ha primeggiato come eccellenza e come interesse per gli investitori di tutto il mondo, è stato il traino di Piazza Affari avendo creato dalla data di nascita del 2003 ad oggi, un +328 di rendimento!
Certo, per Milano questo evento non ha la stessa importanza del "Salone del Mobile", ma per la piazza finanziaria milanese è un'occasione che di anno in anno diventa sempre più rilevante. Su 175 case d'investimento presenti, il 37% sarà di matrice italiana e ben il 67% estera.
Tra gli eventi presenti in programma, ho deciso di partecipare alla conference di BE, una piccola realtà attiva nel business consulting e nell'ICT (ora anche diversificata nel settore della sicurezza informatica), che da 10 anni è in costante e progressiva crescita, con percentuali in doppia cifra. Gli ultimi numeri di bilancio, oltre a veder lievitare ricavi, utili ed ebitda, vede una Pfn tornata in attivo e il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale con un anno di anticipo. Davvero interessante. Ecco la mia intervista a Stefano Achermann, amministratore delegato del gruppo
Avete raggiunto gli obiettivi del piano industriale con un anno di anticipo. Immagino siate soddisfatti. Avete in mente di fare revisione al rialzo?
"Sì, abbiamo annunciato che faremo un altro piano per il 2022 che pubblicheremo nella seconda parte dell'anno. Dove ci saranno ovviamente target sull'organico che è il nostro target naturale".
Ormai siete tra i primi player del settore in Europa, come pensate di aumentare il core business?
"Certamente vogliamo usare un po' di cassa e un po' di leva. Sin da subito e di base dobbiamo fare meglio con quello che abbiamo perché c'è uno spazio di crescita importante semplicemente facendo parlare le countries e poi mettendo insieme l'offering e i vari clienti. Quindi già questo ci porta a crescere. Poi mettendo dentro altre tessere nuove nel puzzle".
Avete fatto una acquisizione di una società di sicurezza informatica. Pensate di fare altre diversificazioni?
"La sicurezza informatica è una delle più grandi voci di spesa del banking business quindi ci stiamo andando a muovere su un atto verticale ma dello stesso business. Quindi l'idea è di far leva su quella competenza che noi avevamo solo parzialmente all'interno del gruppo per spostarci sopra la grande domanda che di questi servizi c'è da parte dei nostri clienti".
Ancora nebbia sulla Brexit. Voi siete preoccupati?
"Nemmeno un po'. Ci sono tante aziende che si stanno spostando da Londra, solo per spostarle ci sono tante cose da fare. Noi siamo a Francoforte che è uno dei luoghi in cui queste aziende vanno, quindi se la brexit ci sarà aiuteremo le aziende in questo spostamento se non ci sarà aiuteremo le aziende a rientrare a Londra".
Il vostro mantra è "non si va a più di due ore e mezza da casa". Non guardate per esempio all'Asia?
"È vero ma dipende dal fatto che riteniamo ci sia molto da fare qui prima di andare a spendere forze di un Gruppo che è ancora piccolino e che quindi deve concentrarsi su quello che ha qui è che ha da fare qui. Poi abbiamo già team a Hong Kong perché è ovviamente una piazza fondamentale, ma non vuol dire che stiamo pensando di impiantare un business lì, che comporterebbe una defocalizzazione di parte del nostro management dal business domestico che invece mantenendo qui ci permette di fare maggiori profitti per il Gruppo".
Avete i numeri in ordine, avete raggiunto gli obiettivi con un anno di anticipo, avete anche posizione finanziaria netta positiva, avete multipli bassi e potreste anche essere una preda, come mai i mercati non vi premiano?
"Perché di solito le storie vanno costruite nel tempo. O hai dei rush pazzeschi dove sali e poi caschi. Oppure, come nel nostro caso, vogliono vedere che ci sia una crescita stabile mi pare che stiamo dimostrando. Mi pare che i nostri margini via via vengano fuori. Poi c'è anche chi ti guarda da fuori. Magari molto più grande che vorrebbe un pezzo del tuo business. È normale".
Nei giorni scorsi i volumi sono stati fortissimi, pensa che ci sia qualcuno in entrata, qualche nuovo investitore?
"Si sta percependo che c'è un gap tra il prezzo e quello che questa azione vale, c'è spazio da colmare ancora ed è normale che sia".
Il buy back procede?
"Sì ovviamente noi vorremmo comprare tanto visto che costa poco, non sarà più così, spero tra poco, abbiamo dato target fino a 2 euro per share quindi noi pensiamo che il valore sia superiore altrimenti il nostro business e il nostro board non avrebbero acconsentito ad arrivare a tanto".
Tra poco Nexi si quota. Siete preoccupati o è un'occasione?
"È un'occasione perché è un altro cliente sul quale dobbiamo entrare. Siamo stati in Sia e ci interessa molto lavorare anche con Nexi. Ci stiamo strutturando per farlo".
Circola voce che Nexi una volta quotata faccia un boccone di BE. Chi lo dice questo?
"Una voce che circola sul mercato. Me la porti, perché avrebbe molto senso. Ma non ne ha ancora parlato con noi".
@paninoelistino