Economia
Benedetto Vigna nuovo ceo Ferrari: a Maranello arriva 'mister 200 brevetti'
Ferrari, Benedetto Vigna: uno "smanettone" a Maranello. Chi è il nuovo ceo del Cavallino
Benedetto Vigna nuovo ceo Ferrari: a Maranello arriva 'mister 200 brevetti'
Diavolo di un John Elkann: è riuscito per mesi a depistare giornalisti e analisti quando si trattava di scommettere su chi avrebbe rivestito l’incarico di amministratore delegato della Ferrari. Poi, all’improvviso, annuncia il nome del nuovo numero uno quasi a sorpresa: si tratta di Benedetto Vigna, un fisico che ha trascorso la quasi totalità della sua carriera in StMicroelectronics e che ha inventato oltre 200 brevetti. Il Cavallino Rampante era rimasto privo di una guida da dicembre del 2020, quando Louis Camilleri si era dimesso a sorpresa per motivi di salute.
Pare che alla base della scelta ci fossero anche dissapori per una gestione sportiva mai così deludente come lo scorso anno. Ora invece che le cose sembrano andare un po’ meglio, con le due pole position consecutive di Charles Leclerc, ecco che arriva l’annuncio quasi inaspettato. Mentre quindi tutti si aspettavano un manager americano o di nascita o di estrazione (si era fatto un gran parlare del Cfo di Apple Luca Maestri), ecco che è stato estratto un nome a sorpresa. E per trovarlo è bastato arrivare… ad Agrate Brianza.
Benedetto Vigna, 52 anni, laurea con lode all’Università di Pisa in fisica subnucleare, è (o meglio, era) in StMicroelectronics, società franco-italiana specializzata in semiconduttori, dal 1995. Molto interessante il suo profilo, più tecnico che manageriale puro. Vigna, infatti, ricopre dal giugno del 2018 il ruolo di presidente del gruppo sui sensori Mems, oltre a essere membro del comitato esecutivo.
I Micro Electro-Mechanical Systems sono dispositivi miniaturizzati capaci di coniugare le proprietà elettriche e opto-meccaniche. Tradotto, si tratta di dispositivi che in St vengono studiati per i mercati industriali, computer e consumer; controller touch screen, soluzioni di connettività a bassa potenza (sia con cavo che wireless) per IoT, prodotti per la conversione di potenza, soluzioni di misura per smart grid. Da notare, oltretutto, che in StMicroelectronics c’è una divisione che si rivolge esclusivamente all’automotive per la realizzazione di circuiti integrati per i veicoli.
Il neo amministratore delegato di Ferrari, oltretutto, è uno degli ultimi appartenenti della categoria degli inventori. Ha realizzato oltre 200 brevetti e, tra questi, figura anche un sensore di movimento 3D che è stato pensato per gli airbag delle auto ma che è stato impiegato per realizzare i controller wireless della console Nintendo Wii.
Inoltre, ha innovato il mondo del touch screen, dei sensori per auto e radio a basso consumo di energia per l’Internet of Things. L’IoT è al momento uno standard industriale che permette alle macchine di “dialogare” tra loro. Ma in un’ottica di smart city e di elettrificazione dell’infrastruttura, è l’anello mancante per arrivare a città veramente intelligenti.
Qualche esempio? Semafori che diventano verdi (o rossi) a seconda dei flussi di traffico; alert che vengono inviati ai veicoli per avvertire della presenza di un parcheggio; possibilità di dialogare con la rete elettrica. Insomma, il futuro della mobilità, di cui tanto si parla in ottica Pnrr, passa proprio dai settori in cui il nuovo ceo del Cavallino si è fatto le ossa per oltre un quarto di secolo.
Dunque, alla luce della nomina di Vigna, inizia a chiarirsi anche la strategia futura di Ferrari. Un mese fa John Elkann, alla presentazione dei conti, aveva dichiarato che l’azienda stava “continuando a implementare la strategia di elettrificazione in modo altamente disciplinato. Si tratta di un'enorme opportunità per creare un'esperienza unica per i nostri clienti. Siamo anche molto entusiasti della nostra prima Ferrari completamente elettrica che sveleremo nel 2025. Le tecnologie sono, come sempre, guidate dal know-how che stiamo applicando negli sport motoristici in cui ci siamo sviluppati, soprattutto in Formula 1".
E sempre il nipote dell’Avvocato Agnelli, accogliendo il nuovo amministratore delegato di Ferrari, ha rimarcato come il futuro del Cavallino passi proprio dall’elettrificazione dei veicoli. Perché, al di là della mera alimentazione, le nuove macchine dovranno essere sempre connesse e pronte, appunto, al dialogo con la città circostante.
Il mercato, per il momento, non sembra essere particolarmente scosso dall’annuncio di Vigna a nuovo amministratore delegato. Il titolo Ferrari, che nell’ultimo mese ha guadagnato oltre l’8%, si trova ora poco sotto la parità. Segno che gli analisti attendono le prime mosse per capire che cosa ne sarà del Cavallino.
Alla luce della nomina, si può affermare con discreta certezza che dovremo abituarci a una Ferrari ancora più all’avanguardia non tanto sul versante delle prestazioni (che rimarranno comunque al centro della strategia) ma soprattutto per quanto concerne l’offerta “futuristica” per la selezionatissima clientela.