Economia

Benetton Group, il piano del Ceo Sforza per ridurre le perdite da 230 a 60mln entro il 2025

di redazione economia

Il bilancio 2023 è stato certificato solo dopo una lettera di impegno dell’azionista sulla garanzia di effettiva continuità aziendale

Benetton Group, le rassicurazioni della holding Edizione e il piano per dimezzare le perdite entro il 2025

Benetton Group ha un piano ben preciso e piuttosto ambizioso, vale a dire quello di dimezzare le perdite entro l'anno ma addirittura spingersi molto oltre nel 2025. L'obiettivo del nuovo Ceo Claudio Sforza - in base a quanto risulta a Il Sole 24 Ore - sarebbe quello di passare dall'attuale rosso di 230 milioni a 60 entro il 2025. A distanza di un anno dalla crisi finanziaria e industriale che ha colpito il gruppo tessile e a soli quattro mesi dall’insediamento del nuovo Ceo, il sostegno dell’azionista di riferimento, Edizione, la holding della famiglia Benetton, e le azioni messe in atto dal nuovo management nell’ambito del piano di risanamento sembrano aver iniziato a dare i primi frutti. L’obiettivo sarebbe quindi quello di arrivare al 2025 con un ulteriore taglio del 50% del rosso, quanto basta per traghettare Benetton Group in tempi rapidi verso il riequilibrio dei conti.

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Dopo le accuse mosse dal fondatore Luciano Benetton, dichiaratosi tradito dai manager sull’entità delle effettive perdite del gruppo, il bilancio 2023 - prosegue Il Sole - evidenziò a fronte di ricavi pari a 1,098 miliardi (in lieve crescita rispetto a 1,004 del 2022), una perdita netta di 230 milioni. Un rosso che i revisori, stando a quanto ricostruito negli ambienti finanziari, certificarono solo dopo un impegno preciso richiesto all’azionista del gruppo: una lettera di impegno sulla garanzia dell’effettiva continuità aziendale. Alla lettera ha fatto seguito un primo passo concreto da parte del socio di riferimento, con una iniezione di liquidità di 150 milioni. L’assegno, staccato subito dopo la comunicazione delle perdite, è servito per tamponare le necessità di cassa del gruppo, impegnato in una complessa fase di ristrutturazione. La garanzia complessiva però è più alta: 260 milioni.