Economia
Beyoncé “influencer” anche dei prezzi in Svezia. E ora arriva Springsteen
Beyoncé ha causato l'impennata dell'inflazione in Svezia, lo confermano gli esperti. Presto Bruce Springsteen potrebbe far "bissare" l'effetto...
Dopo il picco di dicembre 2022 (12,3%, massimo storico dal ‘93), ad aprile l’inflazione in Svezia era scesa a quota 10,5%. Nel mese successivo i prezzi al consumo hanno sfiorato, per la prima volta da mesi, una soglia inferiore al 10%, fermandosi al 9,7%. Questo ha fatto registrare un calo del costo dell’energia e dei generi alimentari, ma al contempo lievitare i prezzi dei beni e servizi suddetti.
Secondo Michael Grahn, capo economista per la Svezia della Danske bank - uno degli istituti di credito principali del Nord Europa - dietro questo risultato inatteso c’è la due giorni di spettacoli della cantante statunitense, che ha innescato, con l’annuncio del tour, l’impennata dei prezzi a maggio.
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A riguardo, Grahn ha tradito incredulità - a quanto riporta Il Corriere della Sera - “L’evento è responsabile dei due terzi dell’aumento complessivo, il che è abbastanza sorprendente, considerando che si tratta di un singolo evento. Non abbiamo mai visto prima una cosa simile”, ha spiegato al Financial Times l’economista della Danske bank.
Il clamore del fenomeno - da molti già battezzato con il neologismo “Beynflation” riguarda non tanto l’aumento dei prezzi in sé - prevedibile in concomitanza di eventi di questa portata - quanto il fatto che questo abbia avuto un riflesso sul macro dato dell’inflazione nazionale, soggetto a oscillazioni di natura più “sistemica”.