Economia

Biden come Trump, Buy American: solo prodotti Usa per gli appalti federali

I contratti dell'amministrazione statunitense valgono circa 600 miliardi all'anno

Contratti federali da circa 600 miliardi di dollari all’anno. Soldi dei contribuenti che, aumentando la domanda di prodotti e servizi a stelle e strisce insieme ai progetti in energia pulita e agli investimenti in infrastrutture, devono servire anche a "ricostruire la colonna vertebrale dell’America (la manifattura, ndr) e sostenere i posti di lavoro americani”. 

Mentre al Congresso è sbarcato il nuovo piano Biden da 1.900 miliardi, in aggiunta ai 4mila già stanziati, per contrastare l’epidemia, fornire aiuti a famiglie e piccole imprese e creare una struttura economica più efficiente, più verde, aperta all’innovazione e più equa, la Casa Bianca non perde tempo e ha appena annunciato i dettagli del nuovo ordine esecutivo sul piano “Buy American” che il presidente statunitense si appresta a firmare. Una misura che somiglia alle politiche adottate dal predecessore Donald Trump con il suo “America First” e che inasprisce le norme esistenti sugli appalti pubblici aumentando i requisiti circa l'uso di prodotti nazionali chiudendo le scappatoie disponibili per gli acquisti di prodotti stranieri. 

"In tutto il Paese troppe aziende stanno per chiudere i battenti a causa della crisi che dobbiamo affrontare. Hanno bisogno di un aiuto urgente. Ecco perchè oggi agirò per sostenere loro e i loro lavoratori", ha cinguettato su Twitter il presidente Usa.

L'ordine determinerà un aumento sia della soglia che delle preferenze di prezzo per i beni domestici prima che il Governo possa acquistare da un fornitore non statunitense. Creerà poi anche un direttore che si occupi del “Made in-Americapresso l'Ufficio di Gestione e Bilancio e aumenterà la supervisione delle deroghe alle leggi sulle preferenze nazionali.

I piani per aumentare gli acquisti di prodotti americani mettono in allerta altri Governi stranieri, causando preoccupazioni per il fatto che le loro aziende vengano escluse dall'enorme mercato degli appalti pubblici degli Stati Uniti, mentre Washington sta facendo massicci investimenti per combattere le ricadute della pandemia di Covid-19. "E' particolarmente importante per il Canada e gli Stati Uniti a causa delle nostre economie profondamente integrate", ha detto Colin Robertson, un ex diplomatico canadese che ora è vicepresidente del Canadian Global Affairs Institute. "Una volta che la cosa entrerà in vigore, ci saranno aziende canadesi che diranno siamo escluse e inizieranno a lamentarsi", ha spiegato. Sebbene ci siano differenze nei dettagli con l’"America First" trumpiano, l'iniziativa di Biden ha alimentato le tensioni con i partner commerciali causando guerre tariffarie e scontri con l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

Ron Klain, il capo dello Staff di Biden, ha scritto in un memo che il prossimo ordine esecutivo "manterrà le sue promesse di rafforzare le disposizioni di Buy American". I partner commerciali osserveranno attentamente se l'ordine esecutivo garantirà l'accesso straniero agli appalti del Governo degli Stati Uniti in conformita' con un accordo esistente dell'Omc, ha affermato Gary Hufbauer, senior fellow presso il Peterson Institute for International Economics.

"Per Biden che entra in carica con il tono di voler collaborare con gli alleati e farla finita con questi attriti, il modo in cui scriverà l'ordine esecutivo su Buy American sarà un vero banco di prova", ha spiegato. Nel loro rapporto che analizza la politica commerciale di Biden sull'Asia, gli analisti di Dentsu Public Relations, una società di lobbying di Tokyo, hanno esortato le aziende giapponesi a prestare molta attenzione all'impegno su "Buy American" perchè potrebbe avere un forte impatto sulle catene di approvvigionamento che collegano i due Paesi. Esperti di commercio e produzione hanno affermato che il prossimo ordine esecutivo includerà probabilmente correzioni tecniche alle norme esistenti sugli appalti pubblici. Queste regole verranno poi applicate agli ambiziosi programmi di investimento di Biden sulle infrastrutture e l'energia pulita, e possibilmente alle spese legate alla pandemia. Tale spesa richiederebbe l'approvazione del Congresso.

Secondo il Government Accountability Office (Gao), le agenzie federali hanno speso 586 miliardi di dollari per contratti di appalto diretto per beni e servizi nell'anno fiscale 2019, con il dipartimento della Difesa - il più grande acquirente al mondo di beni - che ha speso quasi due terzi di tale importo. Il Gao ha affermato che i prodotti stranieri hanno rappresentato meno del 5% degli appalti federali diretti ma ha avvertito che l'importo effettivo potrebbe essere maggiore a causa di errori e limitazioni di sistema. Biden ha un modello sul modo in cui affrontare le preoccupazioni dei partner commerciali stranieri. Il pacchetto di incentivi da 800 miliardi di dollari dell'ex presidente Barack Obama nel 2009 durante la crisi finanziaria globale prevedeva un piano "Buy American" che richiedeva l'uso di ferro e acciaio e di manufatti in progetti per lavori pubblici fabbricati negli Stati Uniti.

Il pacchetto, tuttavia, escludeva gli appalti coperti dall'accordo Omc. Trump ha iniziato il suo mandato con una politica volta a sostenere gli acquisti di prodotti americani, ma la sua eredità è mista, hanno detto gli esperti. Il suo ordine del gennaio 2017 che richiedeva ai produttori di condutture energetiche di utilizzare acciaio fabbricato negli Stati Uniti non è mai stato implementato e il suo tentativo di obbligare le agenzie federali a rivedere le loro pratiche di approvvigionamento non ha mai portato a rapporti disponibili al pubblico. Alla fine dell'anno scorso, in risposta alla crisi del Covid-19, gli Stati Uniti hanno proposto all'Oms di esentare una serie di farmaci essenziali dalla regola degli appalti pubblici del gruppo. I colloqui continuano.