Economia
Bitcoin in rally a 11 mila dollari. Ora interviene la Banca d'Italia
Il vice dg della Banca d'Italia Fabio Panetta sulla più famosa delle criptovalute: "Sono asset, vulnerabili a crisi di sfiducia che possono essere repentine"
Soltanto ieri si erano spinti oltre i 10.000 dollari. A inizio anno valevano meno di mille bigliettoni, 700 dollari. La corsa dei Bitcoin sembra inarrestabile. La valuta digitale ha superato per la prima volta gli 11.000 dollari, mettendo a segno un guadagno del 13%.Dopo aver rotto al rialzo il record di 10.000 dollari per pezzo, il Bitcoin ha continuato la corsa anche nottetempo e nella sessione asiatica aveva già testato il livello di 11.000, confermando una tendenza all'accelerazione supportata dal fatto che recentemente sia investitori istituzionali che privati si stanno accalcando per accumulare la più famosa delle criptovalute.
Le possibilità che si stia creando una bolla destinata prima o poi a scoppiare non sembra spaventare proprio nessuno., nonostante più voci negli ambienti finanziari che contano mettano in guardia gli investitori sul rischio crollo. L'ultimo in ordine è stato il premio Nobel all'economia, Joseph Stiglitz che in un'intervista a Bloomberg ha spiegato che i ''bitcoin hanno successo solo per il loro potenziale di aggirare le regole e per la mancanza di supervisione: dovrebbe essere vietato. Non ha alcuna funzione sociale'', ha aggiunto l'economista americano che ha aggiunto: ''E' una bolla che regala emozioni forti a molte persone andando su e giù''.
I bitcoin e le criptovalute sono delle "attività, dei contratti, vulnerabili a crisi di sfiducia che possono essere repentine", è stato invece il monito del vice direttore generale della Banca d'Italia Fabio Panetta in audizione alla Commissione finanze della Camera secondo cui si tratta di fenomeni difficili da regolamentare, come ha dimostrato l'esperienza della Cina.
"Non vorrei essere nei panni di chi dovrà scrivere le norme", ha aggiunto il banchiere. Peraltro non "abbiamo nessuna visibilità sul volume delle transazioni tranne quanto vengono convertite in euro ma queste sono la 'punta dell'iceberg'".
Panetta ha ricordato come, a livello internazionale, i giudizi siano diversi: "L'amministratore delegato di Jp Morgan ha detto che si tratta di una grande frode a cielo aperto, un'altra azienda sta iniziando a commercializzare un fondo che investe in bitcoin. Personalmente non vedo la forza intrinseca di questi strumenti, vi sono casi nella storia di mercati che hanno innescato crisi di fiducia in valute nazionali che hanno dietro la forza dello Stato. Credo che queste siano attività, contratti vulnerabili a crisi sfiducia che possono essere molto repentini".
Su come vadano normati, Panetta spiega come il tentativo cinese "non ha avuto successo" nonostante questo sia un paese che sa come imporre le le norme e questo induce a pensare che "non sia chiaro come aggredire" il fenomeno. "Ieri - conclude Panetta - vedevo un grafico con la dinamica del valore del bitcoin e l'evoluzione prezzo dei tulipani in Olanda di qualche secolo fa (una delle piu' famose 'bolle' finanziarie ndr), vediamo se avra' la stessa evoluzione".