Economia

Bitcoin nella più antica banca Usa. Nuovo record per la criptovaluta

La criptovaluta ha superato oggi i 48.000 dollari per la seconda volta in settimana dopo che BNY Mellon ha deciso di accettarla come qualsiasi altro asset

Bank of New York Mellon Corp, l'istituto di credito piu' antico degli Stati Uniti, ha deciso di fare il suo ingresso nel mercato delle criptovalute. E il bitcoin supera i 48.000 dollari per la seconda volta in settimana, ritoccando il proprio record a 48.297 dollari. Lunedi' e martedi', il valore del bitcoin si era impennato grazie alla decisione di Tesla di investire 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta, segnalando poi l'intenzione di accettarla in futuro come forma di pagamento. 

Nel dettaglio, la banca newyorkese ha comunicato oggi che consentira' depositi e trasferimenti ed emettera' bitcoin e altre criptovalute per conto dei suoi clienti che si occupano di gestione patrimoniale. "Le risorse digitali stanno prendendo piede", ha affermato Roman Regelman, amministratore delegato delle attivita' di assistenza e servizi digitali di Bny Mellon.

Si tratta di un grande passo per le banche di Wall Street, le cui preoccupazioni per i rischi normativi, legali e di stabilita' le avevano finora rese riluttanti a entrare in contatto diretto con i mercati delle criptovalute. Ora, dopo che i prezzi dei bitcoin e di altre risorse digitali hanno continuato a salire, questi asset sono diventati piu' popolari tra i gestori patrimoniali, gli hedge fund e altri investitori istituzionali. Secondo quanto dichiarato da Regelman, i vertici di quelle stesse aziende hanno iniziato a chiedere a Bny Mellon e alle sue rivali di trattare le risorse digitali come farebbero con le altre loro partecipazioni. La banca newyorkese non e' il primo grande nome della finanza a mostrare un interesse per gli asset digitali. Anche Fidelity Investment aveva annunciato un piano analogo nel 2018, dichiarando che avrebbe accettato e scambiato Bitcoin ed Ether, un'altra criptovaluta, per poi ottenere l'autorizzazione normativa a gestire il suo business delle valute digitali a New York.

A fare la differenza, nel caso di Bny Mellon, e' che per la prima volta una delle grandi banche di depositi ha svelato una tabella di marcia per trattare le valute digitali come qualsiasi altra risorsa, senza inoltre porre limiti ai tipi di risorse digitali che consentira' ai clienti di depositarvi. Secondo il piano, la banca intende iniziare a offrire queste funzionalita' entro la fine dell'anno. Bny Mellon ha creato un team di dirigenti che supervisioneranno il modo in cui gli asset digitali potranno essere intergrati in tutte le attivita' della banca e ha nominato Mike Demissie, responsabile delle soluzioni avanzate, al timone.

Regelman ha puntualizzato che ci vorranno ancora da tre o cinque anni prima che le risorse digitali siano completamente integrate nell'infrastruttura tradizionale di Wall Street, osservando, tuttavia, che ci sono ampi segnali che quel giorno si sta avvicinando. A gennaio, l'Office of the Comptroller of the Currency ha emesso delle linee guida che autorizzano le banche a utilizzare le reti blockchain e altre cosiddette stablecoin per svolgere determinate funzioni.

Le stablecoin sono valute supportate da valute legali e altri asset tradizionali. All'inizio del mese, il Ceo di Tesla ha dichiarato che consentira' ai clienti di utilizzare bitcoin per acquistare i veicoli elettrici dell'azienda, mentre Mastercard ha fatto sapere che si sta preparando a supportare le criptovalute direttamente sul proprio sistema di pagamenti a partire da quest'anno. Tuttavia, il trading in valute digitali come i bitcoin rimane volatile, limitando il loro utilizzo in molte transazioni quotidiane.