Blackstone senza più liquidità, come salvare i risparmiatori dal default
Il fondo americano Blackstone ha dichiarato default su un’obbligazione del valore complessivo di 531 milioni: ecco come "salvarsi" in quanto risparmiatori
In pratica è quello che sta accadendo alla Blackstone dove la liquidità scarseggia, senza dimenticare che per gestire i fondi le varie società intascano fino al 9% (novepercento) del valore del fondo che amministrano. Detto ciò si potrebbe trovare una soluzione per i risparmiatori? Penso di sì. Ed ecco come. Abbiamo avuto un'esperienza non molto affascinante con i Certificati Immobiliari, che come concetto potremmo riutilizzare oggi cioè: ogni “singolo immobile”, prezzarlo, impacchettarlo in un unico “titolo di credito” e venderlo solo agli investitori istituzionali e, nel momento in cui ci sarà la vendita dell'immobile, liquidare il Certificato Immobiliare che nel frattempo ha prodotto utili attraverso gli affitti. Non voglio smontare i fondi immobiliari, ma dare una certezza di rendimento e liquidità a chi possiede delle quote, che come abbiamo visto con il caso Blackstone, che probabilmente non sarà né il primo né l'ultimo ad andare in default.
Come surrogato, ci potrebbe essere un'altra soluzione ed è quella di ricorrere al leasing immobiliare (con il leasback), in pratica la società di gestione vende gli immobili incassa il ricavato e contemporaneamente, nel tempo, pagando a rate, ritorna ad essere nuovamente proprietaria degli immobili classati in leasing. In entrambi i casi dovremmo comunque valutarne gli aspetti fiscali ed amministrativi.
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