Cronache
Wojtyła ha coperto gli abusi sui minori mentre era cardinale. L’inchiesta choc
Un reportage della tv polacca TVN24 mostra come Papa Giovanni Paolo II, quando era cardinale, sapesse degli abusi sui minori ma li abbia coperti
Wojtyła, prima di diventare pontefice avrebbe contribuito a insabbiare gli abusi sui minori in Polonia: trasferiva i responsabili senza dire nulla
"Dopo quello che mostreremo, non sarà più possibile dire che Karol Wojtyła non sapesse", ha spiegato il giornalista polacco Marcin Gutowski, lanciando il suo nuovo reportage giornalistico "Francescani 3" (Franciszkańska 3, come la via e il numero civico della sede della Curia di Cracovia), trasmesso da TVN24 Polonia per la serie "Bielmo”.
Il reportage mostra come Karol Wojtyla, quando era cardinale a Cracovia, fosse stato informato sugli abusi subiti dai minori nella Chiesa Cattolica polacca e li abbia coperti.
Prima di diventare pontefice avrebbe contribuito a insabbiare gli abusi. Non solo: ha trasferito i sacerdoti in altre Diocesi, in un caso anche fuori dal Paese, in Austria, per garantire che non si individuassero gli scandali, ma nei trasferimenti non ha informato le nuove sedi degli abusi o fornito le informazioni in suo possesso.
Un documentario choc che rischia di far calare un ombra sul Papa che per 27 anni, dal 1978 al 2005, momento della sua morte, ha guidato con acume e sapienza la Chiesa di Roma.
Wojtyla, che ha meriti eccezionali nella storia contemporanea e in quella della Chiesa Cattolica, nel 2014 è stato anche proclamato santo da Papa Francesco.
Durante il reportage Gutowski ha raccolto la voce delle vittime dei preti pedofili, quelle delle loro famiglie, degli ex dipendenti della Diocesi della Chiesa ed è riuscito ad accedere a documenti dell'ex polizia segreta polacca nell'era comunista, la SB (Służba Bezpieczeństwa Ministerstwa Spraw Wewnętrznych) e a rari documenti ecclesiastici, costruendo tutto l’impianto dell’inchiesta.
Una delle fonti di Gutowski ha raccontato come nel 1973 avesse riferito personalmente a Wojtyla sugli atti di pedofilia riguardanti un sacerdote. "Wojtyla voleva prima assicurarsi che non fosse un bluff", ha spiegato la fonte. "Ha chiesto che non venisse segnalato da nessuna parte”, ha aggiunto sostenendo che Wojtyla gli riferì “che se ne sarebbe occupato". L'allora cardinale di Cracovia aveva chiesto esplicitamente che la vicenda fosse tenuta rigorosamente nascosta.