Economia
Blutec, Fiom: su Termini Imerese pronti alla mobilitazione
"I commissari hanno comunicato che ci sono trattative aperte con diverse aziende interessate ad acquisire i rami di azienda che sono localizzati in Piemonte, Abruzzo e Basilicata", ma "su Termini Imerese e' emersa una situazione molto preoccupante, piu' incerta rispetto a quella delineata durante l'ultimo incontro di dicembre dello scorso anno".
Cosi' in una nota congiunta il segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Michele De Palma, e il coordinatore nazionale Blutec per la Fiom-Cgil, Simone Marinelli, al termine del tavolo in videconferenza con la viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, al quale hanno preso parte anche le altre organizzazioni sindacali.
"Non c'e' ancora un progetto approvato di reindustrializzazione e il prossimo 16 maggio scadra' il termine per l'approvazione del programma concordatario", prosegue la nota. "Nessuna risposta e' stata data sul percorso e sul soggetto giuridico che deve garantire la continuita' occupazionale e la reindustrializzazione del sito. La possibilita' di creare una societa' a partecipazione pubblica e privata e' ancora in fase di valutazione e non c'e' stata chiarezza sulle disponibilita' delle risorse pubbliche messe a disposizione negli accordi di programma", sottolinea la Fiom, per la quale "le risposte date oggi dal ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia e dalla Regione Siciliana in modo diverso non fanno che aumentare le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori".
"Per la Fiom la vertenza Blutec deve essere gestita nella sua interezza individuando soluzioni per tutti i siti e garantendo la tenuta occupazionale complessiva del Gruppo. Per queste ragioni la Fiom condivide lo stato di agitazione dei lavoratori di Termini Imerese e sostiene le iniziative di mobilitazione per garantire un futuro occupazionale dei lavoratori di Blutec e dell'indotto".