BoE, si dimette la vice di Carney. E' la buona occasione per la Reichlin?
L'egiziana Shafik lascia a sorpresa la Bank of England 3 anni prima della scadenza del suo mandato. Sul mercato c'è già chi fa il nome dell'italiana Reichlin
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Il suo nome era circolato all'inizio del 2014 quando il neo governatore della Bank of England Mark Carney doveva nominare uno dei suoi vice per affidargli la delicata responsabilità della vigilanza sulle banche (settore appena travolto dagli scandali sui tassi di interesse e di cambio) e sui mercati. Una poltrona che, anche per svecchiare la blasonata istituzione di Threadneedle street, gentlemen's club per eccellenza, il successore canadese di Mervyn King aveva riservato a una donna.
Mentre l'egiziana Nemat (detta Minouche, soprannome che si porta dietro da quando era bambina) Shafik ha annunciato, a sorpresa (a soli due anni dall’inizio del suo mandato quinquennale), l'abbandono del suo incarico al vertice dell'istituzione monetaria, chiamata dai britannici, The Old Lady, c'è chi già sul mercato per quel posto fa il nome dell'economista italiana Lucrezia Reichlin. Accademica italiana già di base a Londra perché insegna alla London Business School.
Per la Reichlin, figlia di due esponenti dell’intellighenzia di sinistra italiana (Alfredo Reichlin, influente direttore dell’Unità e Luciana Castellina, fondatrice del Manifesto), il passaggio alla BoE sarebbe il coronamento di un curriculum prestigioso che l'ha vista fino al 2005 ricoprire il ruolo di direttore generale ricerche alla Bce e ora, oltre a sedere nei consigli scientifici di più di dieci istituzioni internazionali, essere anche la candidata ideale a consigliere indipendente più amata dal mercato (siede nel board di UniCredit).
Ma come mai l'egiziana Shafik ha deciso di lasciare The Old Lady a tre anni dalla scadenza del suo mandato? Se qualcuno ipotizza oscuri motivi, la vera ragione delle dimissioni della numero due della BoE è più semplice. E cioè l'amore per l'insegnamento. Già docente alla Georgetown University, alla tenace, rigorosa e molto riservata economista dal triplo passaporto (egiziano, americano e britannico) è stata offerta la direzione della prestigiosa università London School of Economics, dove prenderà servizio, dopo un mese di raffreddamento, il primo febbraio del 2017.
“E stato un privilegio lavorare con i miei colleghi presso la Bank of England ma è stato impossibile per me resistere all’opportunità di guidare un’università di livello mondiale come la Lse. Lascio la BoE con un profondo apprezzamento per il suo lavoro e con molta ammirazione per il suo personale”, ha affermato la Shafik che in passato è stata anche la più giovane vicepresidente della World Bank (a 36 anni, ora ne ha 54) e vicedirettrice del Fondo Monetario Internazionale. Mentre Carney ha usato proprio il personalissimo soprannome "Minouche" per "dire addio con gratitudine e rimpianto a una collega che ha contribuito a guidare le riforme vitali sui palcoscenici nazionali ed internazionali”.
Se la Reichlin si insedierà a Threadneedle street, andrà a far parte anche dei principali organi decisionali interni della banca, il Monetary Policy Committee, che stabilisce il livello dei tassi di interesse, e il Financial Political Committee che mette i paletti ai prestiti e alle leve finanziarie delle banche. Sfide decisamente impegnative Oltremanica nell'era della Brexit.