Economia
Bond, multa Ue da 371 milioni a Unicredit-Nomura-Ubs.Cartello durante la crisi
Pratiche scorrette rivelate dalla banca Natwest. I trader operavano sui loro desk dei governativi e operavano in una sorta di circolo della fiducia
Multa da 371 milioni di euro a Unicredit, Nomura e Ubs. L'Antitrust europeo ha comminato la sanzione agli istituti per aver preso parte a un cartello sul mercato obbligazionario. La Commissione ha detto che anche Bank of America, Rbs e WestLB hanno preso parte al cartello ma non sono state multate. Tra le banche sanzionate, UniCredit ha ricevuto una multa da 69,4 milioni mentre Ubs è stata sanzionata per 172,4 milioni e Nomura per 129,5 milioni di euro.
Per Bruxelles le banche in questione non hanno rispettato le regole antitrust partecipando a un cartello di trader sul mercato primario e secondario dei bond governativi europei (Egb). Tra le banche coinvolte, Natwest non è stata multata perchè ha svelato il cartello alla Commissione e ha evitato così una multa di 260 milioni. Bank of America e Natixis perchè il loro coinvolgimento cade al di fuori del tempo limite per l'imposizione delle sanzioni.
Portigon (ex WestLB) non ha ricevuto la multa perchè non ha generato fatturato nell'ultimo esercizio. La sanzione di Ubs è stata ridotta del 45% per aver collaborato nelle indagini della Commissione. La vice presidente esecutiva della Commissione, Margrethe Vestager, ha sottolineato come "un mercato dei titoli di Stato europei ben funzionante sia fondamentale sia per l'Eurozona che per gli Stati membri che emettono queste obbligazioni per generare liquidità e per gli investitori le acquistano e le negoziano. La nostra decisione contro Bank of America, Natixis, Nomura, Rbs, Ubs, UniCredit e WestLB invia un messaggio chiaro che la Commissione non tollererà alcun tipo di comportamento collusivo. E' inaccettabile che, nel mezzo della crisi finanziaria, quando molte istituzioni finanziarie sono state salvate da finanziamenti pubblici, queste banche di investimento si sono colluse in questo mercato a spese dell'Ue e degli Stati membri".
In pratica, le sette banche hanno partecipato al cartello tramite un gruppo di trader che operavano sui loro desk Egb e operavano in una sorta di circolo della fiducia.
Questi trader erano in contatto regolare tra loro in chatroom sui terminali Bloomberg dove scambiavano informazioni commercialmente rilevanti, come i prezzi offerti e i volumi prima delle aste e i prezzi mostrati ai propri clienti o al mercato in generale e le strategie, in vista delle aste degli Stati membri della zona euro per l'emissione delle obbligazioni denominate in euro sul mercato primario e sui parametri di negoziazione sul mercato secondario. Tutto questo avveniva durante la crisi finanziaria, tra il 2007 e il 2011 e ha coinvolto l'intera area economica europea.
"UniCredit prende atto della decisione odierna della Commissione Europea, contesta con forza la decisione della Commissione e sostiene che la stessa non dimostri alcun comportamento scorretto da parte del gruppo", hanno fatto sapere da Piazza Gae Aulenti che "proporrà appello presso le corti europee". Intanto, in Borsa il titolo non ha accusato il colpo.